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Chiara Ferragni e caso Balocco, il Codacons: “Il Tribunale ha accolto il ricorso, via ai risarcimenti”

L’associazione dei consumatori afferma che la sentenza “aggrava la posizione di Chiara Ferragni nell’indagine per truffa aggravata condotta dalla Procura di Milano”. La replica dell’azienda piemontese

Chiara Ferragni col pandoro rosa Balocco

Chiara Ferragni col pandoro rosa Balocco

Il Tribunale di Torino ha accolto il ricorso presentato da Codacons, Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi e Adusbef, sulla pratica commerciale scorretta messa in atto dall’azienda Balocco e da Chiara Ferragni. A renderlo noto è lo stesso Codacons, che sottolinea “l’ingannevolezza dei messaggi lanciati al pubblico sulla campagna di beneficenza associata alla vendita del prodotto”.

L’associazione ritiene la sentenza “importantissima” perché “da un lato apre la strada ai risarcimenti in favore di tutti i consumatori che avevano acquistato il pandoro in questione, dall’altro aggrava la posizione di Chiara Ferragni nell’indagine per truffa aggravata condotta dalla Procura di Milano”.

Negli stralci della sentenza riportata dal Codacons, si legge che le parti in causa “avrebbero contribuito direttamente e proporzionalmente al reperimento dei fondi utili al finanziamento in favore l’Ospedale Regina Margherita di Torino per l’acquisto di un nuovo macchinario, che avrebbe permesso di esplorare nuove strade per le cure terapeutiche dei bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing”.

La nota dell’azienda

Balocco precisa che il decreto del Tribunale Civile di Torino ha respinto la richiesta di alcune associazioni dei consumatori (Codacons, Adusbef e Assourt) di corrispondere un milione e 500.000 euro quale risarcimento del danno nell’ambito dell’operazione “Pandoro Pink Christmas”. L’azienda si riserva il diritto di presentare reclamo nelle sedi opportune contro il decreto per la parte in cui, con un’istruttoria parziale, il Tribunale si è limitato a riprendere il contenuto della decisione dell’AGCM già impugnata da Balocco S.p.A. davanti al Tribunale