CESANO BOSCONE – Sotto l’insegna bianca, con la scritta “Latteria Tessera”, c’era la vetrina con esposti i prodotti. Ben ordinati e messi in vista a seconda della stagione. In occasione delle feste, la vetrina si colorava di addobbi a tema, regalando un’atmosfera allegra per i bambini e familiare per gli adulti. Dentro il negozio, a sinistra, c’era un po’ di tutto: pane, dolcetti, l’affettatrice per i salumi freschi. A destra, gli scaffali con lo scatolame, le bibite, i prodotti per la spesa di tutti i giorni. Di fronte, un angolo caffetteria vecchio stile, ben curato nei dettagli e allo stesso tempo alla mano. Dietro il bancone, c’è sempre stata Sara Todaro, con la sorella Selene.
La latteria è stata per lungo tempo parte fondamentale della storia del quartiere Tessera. Nata nel 1969 con la famiglia Pagliarini, è stata acquistata dai Todaro nel 1990. Una vita commerciale lunga 34 anni per la famiglia Todaro che ha ricevuto una proposta di acquisto e ha deciso di vendere la latteria, trasformata ora in “PanCaffè”. Il negozio è sempre stato “un punto di riferimento per i cittadini – racconta Sara Todaro –, un luogo di incontro, di organizzazione di eventi per vivacizzare il quartiere, uno spazio dove si esprimevano bisogni ed esigenze del quartiere”.
Tra un caffè e un pezzo di focaccia, i cittadini hanno trovato nella latteria un punto fedele di aggregazione, dove si respiravano semplicità e tradizione, attraverso la genuina gestione familiare. Sara lascia i banconi della sua latteria ma continuerà il suo impegno di ascolto dei cittadini esercitando il suo ruolo di consigliere comunale sui banchi dell’opposizione, dove siede da molto tempo, portando all’attenzione dell’Amministrazione le istanze del quartiere, che ormai vede in Sara un punto di riferimento importante, dopo oltre 30 anni trascorsi al Tessera.
Nella decisione di cambiare vita, cedendo il negozio, c’è anche un aspetto economico: “Le spese sono tante e le piccole botteghe sono schiacciate dalla concorrenza dei grandi esercizi commerciali – spiega Todaro –. Bisogna aumentare gli aiuti verso le piccole realtà, se vogliamo tenere in vita parti essenziali della storia dei nostri paesi e incoraggiare nuove aperture di quartiere. Continuerò il mio impegno al fianco dei cittadini, come sempre, e ringrazio tutti coloro che hanno fatto parte della lunga e grande storia della nostra latteria”.