«Se la sente davvero?». Christian Plotegher è un parrucchiere, è nato con le forbici in mano: ha iniziato a 16 anni. Quando si sente rivolgere questa domanda ne ha 44 e ha appena aperto un negozio suo, a Rovereto: è il 2019. A porgli il quesito è la mamma di Tommaso, un bambino di 4 anni. Chiede, questa madre, perché suo figlio è autistico, quindi è iperattivo, fatica a star seduto sulla poltroncina. Ed è anche poco incline ad accettare il contatto fisico con un perfetto sconosciuto, soprattutto se il contatto deve essere continuo, reiterato. Quello specchio, poi, rischia di metterlo in uno stato di agitazione: difficile riuscire ad assistere al taglio delle sue ciocche, alla perdita di parti del suo corpo.
Il primo cliente "speciale"
Christian non sa nulla di tutto questo quando Tommaso e sua madre entrano in negozio. Però... sì, se la sente, ci vuol provare. E capisce che per riuscire nell’impresa di tagliare i capelli a questo bambino deve prendersi tutto il tempo che occorre: fissa l’appuntamento alle 18.30, l’ultimo della giornata, così non avrà altri clienti ai quali badare. "Ci ho messo 45 minuti, ma ci sono riuscito" ricorda oggi. "Ho usato solo pazienza e amore. Punto". Quel giorno, però, non è mai finito. Quello che sarebbe dovuto essere solo l’ultimo appuntamento di una giornata di lavoro sarà, invece, il primo di una serie. "Sono rimasto colpito dalla reazione della madre una volta finito il taglio: era in lacrime, lacrime di gioia. Non mi era mai capitato. Non mi ero mai sentito tanto gratificato. Ho realizzato quanto possa essere importante un taglio di capelli. E ho voluto saperne di più sull’autismo".
L'ora della quiete
Poco tempo dopo Christian, più consapevole delle accortezze da usare coi bambini e gli adolescenti autistici, istituisce nel suo negozio l’ora della quiete: dalle 18 alle 19 abbassa le luci, spegne la radio, rinuncia alla musica e cerca di parlare con un tono basso e rassicurante. In quell’ora crea l’ambiente migliore per accogliere minori, ma anche adulti, che convivono con un disturbo dello spettro autistico. Il segreto, oltre alla pazienza e all’amore, è evitare tutto ciò che per loro può risultare eccessivamente stimolante. Anche la musica, anche alcune frequenze, anche alcuni rumori possono essere da loro percepiti in modo amplificato e risultare fastidiosi al limite del dolore. "Ho appreso il valore di queste accortezze da Simone Stabilini (docente di Tecnologie dell’Istruzione per l’autismo alla Cattolica di Milano ndr )", fa sapere Christian. Quanto all’arredamento del suo salone, non deve metterci mano: ha autonomamente scelto colori caldi. Il suo salone diventa via via un punto di riferimento per tante famiglie, non solo di Rovereto.
Il progetto
Oggi, a 3 anni di distanza da quel primo e casuale incontro con Tommaso e sua madre, ha clienti di più regioni: "Da Milano, da Reggio Emilia, da Treviso, da Rovigo, da Lugano. Famiglie che si fanno anche due ore e mezza di viaggio per un taglio di capelli" sottolinea. E il motivo è semplice ma nessuno ci riflette mai: nelle nostre città non ci sono parrucchieri che abbiano le competenze per relazionarsi con minori e adulti autistici e sappiano tagliar loro i capelli. Per questo Christian ha appena fondato l’associazione “Forbici a cuore“: "L’obiettivo è creare una rete nazionale di colleghi che sappiano accogliere le persone con autismo. Siamo una cinquantina, siamo all’inizio".
L'iniziativa
Come hanno fatto, finora, le famiglie di questi ragazzi? Abbiamo incontrato Christian a Rescaldina (Milano) dove ha partecipato ad un evento organizzato dall’associazione “Abilità Diverse“, durante il quale ha tagliato i capelli ai bambini che gravitano intorno all’associazione o che vivono a Rescaldina e dintorni. Ed è Morena Manfreda, presidente di “Abilità Diverse“, a rispondere alla domanda: "Spesso i genitori tagliano i capelli ai loro figli quando questi dormono". Christian, intanto, non ha smesso di formarsi, ancora oggi a Trento frequenta l’associazione Agsat: qui taglia i capelli ai bambini seguito da educatori, logopedisti e psicologi. Ha imparato ad usare le carte dell’alfabeto Arasaac, un sistema di comunicazione aumentativa e alternativa. I disegni e i simboli riportati su queste carte sono di immediata comprensione per le persone con autismo, permettono la comunicazione, consentono di spiegare in anticipo cosa accadrà, quali saranno le fasi del taglio: avere padronanza della situazione è fondamentale per una persona con disturbo dello spettro autistico. Le permette di fidarsi e stare al gioco.
I segreti del taglio
Christian, allora, non fa che mettere una accanto all’altra le carte con le fasi del taglio. "Una volta mi è capitato di venir corretto – racconta –: avevo messo la carta dello shampoo nella posizione sbagliata e il ragazzo me lo ha fatto notare". Nel suo salone non mancano palline antistress, altro alleato prezioso nel rapporto con i ragazzi. Il resto è pazienza, amore ma anche manualità: "Faccio sparire la ciocca appena tagliata, cerco di evitare che il bambino la veda nello specchio". Senza dimenticare le capacità “acrobatiche“: "Sono esperto nel taglio in movimento". Nel 2020 il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, lo ha nominato Cavaliere al merito della Repubblica. Ma, a parlar con lui, pare che la gratificazione maggiore sia arrivata da un papà di Milano: "Mi ha detto: “Veniamo! Dacci il tempo di arrivare a Rovereto. E se non riusciremo a tagliare i capelli a Carlo, fa niente: avrò conosciuto te, non sarà stato tempo perso".