SIMONA BALLATORE
Cronaca

"Ci servono undici aule e una mensa in più"

L’Educandato Setti Carraro cerca spazi extra per i suoi 900 iscritti. Convitto garantito ma solo per le studentesse della scuola.

di Simona Ballatore

Le iscrizioni, al momento, sono state tutte confermate, ma all’Educandato Statale Setti Carraro servono aule e spazi in più. Sarebbero serviti anche negli anni passati, per riuscire a far fronte a tutte le richieste che arrivavano, copiose, in via Passione. Mancano a maggior ragione nell’anno dell’emergenza Covid-19. "Ci servirebbero 11 aule grandi, sei per la primaria e cinque per il liceo, e una sala grande da usare come refettorio aggiuntivo", fa i conti il rettore, Giorgio Ragusa: nei mesi scorsi ha bussato alla Città Metropolitana per trovare una soluzione. Che al momento non c’è. Un nuovo incontro è in agenda tra fine mese e l’inizio di settembre ma, ad oggi, non sono stati messi a disposizione spazi extra né strutture leggere nel parco.

Gli iscritti della scuola sono circa 900, 400 fra elementari e medie, 500 al liceo. "Abbiamo provato anche con la diocesi, che ci ha indirizzato alla parrocchia, ma anch’essa non ha spazi disponibili - spiega Ragusa -. Da noi il problema è più grave rispetto ad altre istituzioni, poiché gli spazi sono già insufficienti in condizioni normali e ci costringono a respingere ogni anno centinaia di domande di iscrizione; inoltre sono spazi storici non facilmente modificabili in quanto vincolati".

Fino allo scorso anno è sempre stato assicurato a tutti gli alunni anche il “semiconvitto”, cioè la possibilità di restare a scuola dalle 8 alle 18. "Continueremo a garantirlo alla primaria e alla media - ricorda il rettore - ma non potremo più offrire questo servizio al nostro liceo, visto che alcune aule ci serviranno per sdoppiare alcune classi di scuola primaria e ciò richiederà anche l’utilizzo, nella scuola primaria, del personale educativo prima destinato al liceo". Alcune restrizioni si sono dovute prevedere anche per le studentesse che vivono nell’Educandato milanese. "Abbiamo dovuto interrompere l’ospitalità delle convittrici esterne (fra le quali ci sono per esempio le allieve dei due licei coreutici della città, ndr) e riservare una camera singola a ciascuna convittrice interna per garantire la massima sicurezza". Tema all’ordine del giorno. "Ce la mettiamo tutta per risolvere i mille problemi che incontriamo", sottolinea Ragusa, che ha steso il piano: il liceo classico europeo sarà impegnato fino alle 18.30 e farà metà giornata a distanza e metà in presenza, con la didattica digitale integrata; colloqui e riunioni si svolgeranno online. È stata individuata la “sala covid“ - come previsto dai protocolli -, sono stati sostituiti i distributori di bevande e sono aumentati i turni in mensa per elementari e medie. Nel bellissimo parco della scuola sono state già montate anche le rastrelliere "per favorire la mobilità leggera di alunni e dipendenti". Ci saranno orari di ingresso differenziati per evitare assembramenti. Altra novità, i sabati sportivi - dalla vela al pattinaggio - in strutture specializzate ma a carico della scuola.