Ora è possibile pedalare su un primo, piccolo tratto di una delle piste ciclabili più attese in città: quella di corso Sempione. I lavori non sono ancora del tutto completati e non vi è stata alcuna inaugurazione ufficiale, ma di fatto è accaduto che siano state rimosse le cesate nel primo tratto della corsia riservata alle due ruote, quello più vicino al centro della città, dall’inizio del corso fino a via Arona per l’esattezza. E qualcuno in questi giorni si è quindi concesso qualche pedalata dal sapore liberatorio. Sì, perché l’opera ha avuto un destino decisamente tormentato e la data di fine lavori è slittata più volte in questi anni. Perché l’opera possa ritenersi definitivamente conclusa occorrono due interventi: la sistemazione di incroci e intersezioni, ma anche la piantumazione del verde. Entrambi dovrebbero essere messi a segno entro la fine del mese o al più tardi inizio di marzo.
Da corso Sempione a via Marghera, a cavallo tra il quartiere di Porta Vercellina e il quartiere La Maddalena, per la quale il Municipio 7 ha avanzato una proposta di pedonalizzazione che non è dispiaciuta all’assessora comunale alla Mobilità, Arianna Censi, che ha commentato con favore: "Mi confronterò con il Municipio ma trovo interessante la proposta". Nel dettaglio, la Giunta del Municipio ha chiesto la realizzazione di uno studio di fattibilità per "un’eventuale pedonalizzazione di via Marghera, totale o parziale, sia per il tratto Wagner-Ravizza sia per il tratto Ravizza-De Angeli". Immediata la reazione di Riccardo De Corato, deputato di Fratelli d’Italia ed ex vicesindaco: "Pedonalizzare via Marghera sarebbe un altro colpo duro di Palazzo Marino nei confronti dei commercianti in una delle vie dello shopping più frequentate e, peraltro, fuori da Area C, quindi alla portata di tutti".
Gi.An e M.Min