REDAZIONE MILANO

Cimeli militari e del terrorismo Una passione tutta maschile

I reperti fascisti valgono quando sono rari. I documenti Br ricercati. perché sono proibiti

Nel mondo esoterico del collezionismo militare. Un ambito quasi tutto al maschile che poco ambisce alla visibilità. Il motivo è presto spiegato: il mercato si interessa ad ogni epoca ma c’è una nicchia che gravita attorno ai cimeli del totalitarismo, rosso e nero, che rende molto. Sulle piattaforme di e-commerce si trovano distintivi da sansepolcrista, poster della propaganda sovietica, manifesti della famigerata Decima Mas. "Per noi la questione è solo commerciale. Non c’interessa la fazione politica, vendiamo anche cimeli dei partigiani", taglia corto Adriano Brambilla, 60 anni e socio dello Studio Faleristico di via Inama, uno dei più quotati nel settore, anche con un canale eBay con in vendita oltre 10mila oggetti, inclusi reperti della Repubblica Sociale Italiana.

I cimeli fascisti hanno mercato solo fra i nostalgici?

"Non è questione di adesione all’ideologia, a far gola ai collezionisti è loro rarità perché sono molto difficili da reperire e questo fa salire il loro prezzo: distintivi e medaglie di quell’epoca arrivano ad essere quotati 8mila euro. Un gladio d’onore appartenuto a Mussolini l’abbiamo battuto in un’asta tedesca a 40mila euro. Gli appassionati del collezionismo militare sono quasi tutti maschi, di ogni età, anche se solo gli imprenditori più avanti con gli anni hanno una certa capacità di spesa".

Come è cambiato il settore? "Prima l’appuntamento principale erano le fiere militari. Con l’esplosione delle vendite online è cambiato tutto e i negozi fisici sono quasi tutti scomparsi. Il fatto è che sono aumentati i dilettanti e quella dei falsi è diventata una piaga. In rete c’è chi vende il Sacro Graal con tanto di certificato d’autenticità. Purtroppo in Italia, a differenza che in Germania o in Francia, i professionisti specializzati sono pochi: saremo in 5 nel nostro Paese. Un altro aspetto è l’esplosione delle mode da cui scaturiscono bolle speculative: in questo periodo è ricercatissimo tutto ciò che si riferisce al corpo speciale degli Arditi della Grande Guerra. Medagliette reggimentali prima vendute a 30 euro oggi valgono mille euro. Un’esagerazione".

Nei giorni scorsi è scoppiata la polemica per la messa all’asta del volantino delle Br. Che ne pensa?

"La macchina dell’indignazione al giorno d’oggi è sempre in moto. La verità è che i documenti delle Br sono ricercati da decenni: piacciono perché sono proibiti".