Milano, 5 febbraio 2019 - Segnatevi la data. Il 14 febbraio riapre il Cinemino. «Da San Valentino continueremo a proiettare il cinema che ci piace: sempre in lingua originale, coi sottotitoli, e sempre più partecipativo per i nostri soci. Stiamo già lavorando alla programmazione», annuncia Agata De Laurentiis, uno dei novi soci fondatori dell’associazione «Sei Seneca» che gestisce la sala. Il cineclub in zona Porta Romana era stato inaugurato quasi un anno fa, il 10 febbraio, e aveva allietato i cinefili con una programmazione decisamente interessante e poco mainstream. Fino al 17 ottobre scorso, quando la sala di via Seneca 6 ha ricevuto un’ispezione di vigili del fuoco e polizia «in seguito all’esposto di un privato.
In corso c’era un festival di cinema spagnolo», dice De Laurentiis, 40 anni e nessuna parentela con il celebre produttore Dino. Quel giorno erano spuntate sia irregolarità in materia di sicurezza anti-incendio, come comunicato all’epoca dalla Questura, che amministrative, in particolare legate alla vendita in contemporanea della tessera annuale e del biglietto, consentita solo ai locali di pubblico spettacolo.
«Cosa che non siamo mai stati. L’ingresso in sala è consentito solo ai soci. Il fatto è che le norme che regolano attività come la nostra hanno diverse zone d’ombra. Noi ci aspettavamo al massimo una multa». Contro i sigilli era partita una grande mobilitazione sui social. Hanno sostenuto la sala al grido dell’hashtag #iostocolcinemino migliaia di persone, inclusi attori famosi come Valerio Mastandrea, Stefania Sandrelli, Filippo Timi, Chiara Martegiani e il direttore della fotografia Luca Bigazzi. In questi tre mesi di stop, i soci del Cinemino non sono rimasti a oziare: «Ciascuno di noi ha seguito corsi per la sicurezza e l’anti-incendio. E abbiamo fatto dei lavori di adeguamento per aumentare la sicurezza del locale, allargando le scale e sostituendo le poltrone – quelle precedenti erano di un vecchio cinema – con modelli nuovi e ignifughi». Spesa totale per i lavori? «Posso solo dire che sono costati parecchio, più di quanto l’associazione abbia guadagnato lo scorso anno». Tra le cose belle di questi mesi anche la nascita di nuove collaborazioni: «Con la cooperativa Dike che ci ha coinvolto in un progetto sociale, con i Frigoriferi Milanesi che ci hanno ospitato e continueranno a farlo e con lo spazio culturale Ica di via Orobia che ci ha voluti come partner cinema».
La svolta e la soluzione sono arrivati con il «dialogo costruttivo avviato con vigili del fuoco e Comune, in particolare con l’ufficio del sindaco e l’assessorato alla Cultura». E la «benedetta» tessera? «Per i minorenni è gratuita. Per gli adulti bisogna farne richiesta compilando l’apposito form sul sito www.ilcinemino.it. Una volta inviato il form, la tessera 2019 sarà valida e ritirabile dal giorno successivo, per i nuovi tesserati, previa accettazione da parte del comitato direttivo. Chi la deve solo rinnovare, avendola già fatta l’anno scorso, può ritirarla anche il giorno stesso della richiesta» spiega la socia fondatrice.