Cinisello Balsamo (Milano), 1 febbraio 2024 – Cinquant’anni fa, Villa Ghirlanda Silva veniva acquistata dal Comune di Cinisello Balsamo e veniva aperta al pubblico. Oggi cuore culturale della città e non solo, sede dell’unico Museo di Fotografia Contemporanea in Italia e della Rete Giardini Storici, la dimora nobiliare risale al 17esimo secolo, quando fu costruita come luogo di soggiorno e villeggiatura.
Per festeggiare questo mezzo secolo, il Comune ha lanciato una call fotografica con l’obiettivo di recuperare attraverso i cittadini scatti nella villa o nel suo parco, dalla sua apertura nel 1974 fino al 2000. Le foto ricevute verranno poi selezionate e le più rappresentative entreranno a far parte della mostra che sarà inaugurata il Primo maggio, in occasione della festa dell’anniversario.
“Un importante compleanno per la nostra villa principale, il cuore della città e degli eventi culturali di Cinisello Balsamo - ha commentato l’assessore alla Cultura Daniela Maggi -. Villa Ghirlanda è un po’ la casa di tutti i cinisellesi: le sue sale ospitano convegni, mostre, visite guidate, concerti. Il parco è apprezzato e vissuto soprattutto durante i mesi estivi, grazie ai suoi angoli gioco, alla rassegna di cinema all’aperto, ai percorsi benessere. Non dimentichiamo poi che le sue mura ospitano anche il Mufoco e la scuola civica di musica. Una villa che accoglie e apre le sue porte ai cittadini di tutte le età”.
Le fotografie dovranno essere consegnate entro il 29 marzo al banco prestito del Centro culturale Il Pertini in busta chiusa con nome e cognome del proprietario, mail, numero di telefono e numero delle foto contenute. All'interno della busta riportare il titolo di ogni fotografia e/o cosa rappresenta e l'anno in cui è stata scattata.
Villa Ghirlanda Silva è uno degli edifici storici più significativi e meglio conservati della Lombardia, grazie anche ai numerosi interventi conservativi di questi anni, che solo pochi mesi fa hanno riportato all’antico splendore anche l’obelisco del parco. L’edificio fu costruito intorno al 1660 da Donato I Silva, che chiamò uno dei più valenti architetti dell’epoca, Francesco Maria Richino, per intervenire su un immobile preesistente di più modeste dimensioni, risalente al Cinquecento e legato al nome di Palladio. Uomo di modesti natali originario di Lezzeno sul lago di Como, dopo essersi trasferito giovanissimo a Milano, Donato aveva iniziato l’ascesa economica e sociale della famiglia con una serie di accorte alleanze matrimoniali, fino a ottenere il titolo di Conte di Biandrate. A cavallo degli anni Cinquanta, aveva acquistato molte terre a Cinisello, Dugnano e Paderno e, nei decenni successivi, aveva iniziato la costruzione di tre palazzi a Rovescala (1656), Cinisello (1660) e Biandrate (1667).
La fama della villa è tuttavia legata soprattutto ai successivi proprietari, i discendenti di Donato senior: in particolare al nipote, Conte Donato II Silva, che portò a termine la costruzione della dimora, e al pronipote, Conte Ercole Silva, che progettò e realizzò la trasformazione del giardino. Entrambi scelsero la villa di Cinisello come residenza più o meno stabile e ne fecero un luogo di dibattito culturale e di sperimentazione scientifica.
In particolare Ercole Silva, cultore in storia naturale e in diritto, frequentò l’ambiente di corte e fu tra gli intimi amici dell’Arciduca Ferdinando, con cui si recò in visita ufficiale in Inghilterra e in Francia nel 1785, ospitando l’intera corte nella sua villa di Cinisello. Qui portò avanti raccolte naturalistiche e archeologiche, arricchì la biblioteca ereditata dallo zio e finanziò una seconda campagna decorativa per i saloni di rappresentanza chiamando alcuni tra i più noti pittori ed esponenti del neoclassicismo milanese, come Giuseppe Lavelli e Giuseppe Levati. Anche il parco subì grande trasformazioni, fino a diventare tra i primi esempi di giardino all’inglese in Italia.
Il declino iniziò alla fine dell’Ottocento. Per far fronte alle difficoltà economiche, nel 1886 Carlo Ghirlanda Silva vendette la villa e il parco a Giovanni Frova. All’inizio del nuovo secolo tutto il complesso residenziale passò ancora di mano e fu acquistato dal conte Giuseppe Cattaneo di Proh. Pochi anni dopo nel 1926, diventò proprietà di Emilio Cipelletti. Infine, nel 1974 Villa Ghirlanda fu acquisita dal Comune di Cinisello Balsamo, che avviò i lavori di risistemazione per destinarla a sede di alcuni uffici e servizi comunali, per aprire poi ufficialmente al pubblico nel 1982 anche come luogo di eventi e di incontro fino a diventare il simbolo della vita culturale della città.