
La nuova risonanza magetica inaugurata all'ospedale Bassini di Cinisello Balsamo sfrutta le possibilità dell'intelligenza artificiale (Laudadio)
Cinisello Balsamo, 18 marzo 2025 – Con un’apertura più ampia, che elimina l’ansia da claustrofobia, la nuova risonanza magnetica, installata all’ospedale Bassini di Cinisello Balsamo è stata inaugurata oggi, martedì 18 marzo.
Integrata con sofisticati software di intelligenza artificiale questa nuova strumentazione, acquisita grazie ai fondi Pnrr, rappresenta un prezioso alleato sia per i professionisti, sia per i pazienti. Il primo test di rodaggio è più che positivo. “Abbiamo aumentato il numero di esami a parità di ore lavorate. Il tempo di alcuni si è dimezzato. Abbiamo conteggiato 900 esami, che saranno eseguiti entro fine marzo da quando è entrata in funzione – ha sottolineato il dottor Giovanni Pompili, direttore di Radiologia dell’Asst Nord Milano – La richiesta è massiccia perché è l’unica risonanza pubblica di questo tipo in questa azienda sanitaria. Altrimenti, si deve andare altrove o ricorrere al privato del territorio. Si spera di poter estendere gli esami anche al sabato e domenica, come sperimentato lo scorso anno”.
Le caratteristiche dell’apparecchiatura
Questa risonanza permette anche di acquisire immagini e indagare totalmente organi, che prima invece non potevano essere refertati al cento per cento. Non solo. Aumenta, infatti, anche la platea dei beneficiari. I pazienti portatori di pacemaker e defibrillatori fino a dicembre dovevano infatti andare al San Gerardo o al Monzino per un esame compatibile, che oggi potranno effettuare a Cinisello grazie alla nuova tecnologia.
L’apparecchiatura, a differenza della precedente, consente anche di eseguire approfondimenti diagnostici per le patologie della prostata, “rispondendo così ad una domanda sempre crescente del nostro territorio e non solo, legata al costante invecchiamento della popolazione – ha spiegato Tommaso Russo, direttore generale dell’Asst Nord Milano – L’integrazione delle competenze di urologi e radiologi permette di progettare percorsi personalizzati ed estremamente efficaci”.

Basta claustrofobia
Infine, è molto più ampio il tubo, dove entra il paziente: con i suoi 70 centimetri si sta riducendo anche il timore di claustrofobia. “L’AI opera tanto anche su aspetti non sempre visibili: automazione dei processi, ricostruzione di immagini, ausilio alla refertazione – ha concluso Pompili – La risonanza è una delle migliori attualmente disponibili. Ci è costata 800mila euro e, con altre apparecchiature, sono stati investiti complessivamente 1,3 milioni grazie ai fondi Pnrr”.
Un aggiornamento della strumentazione che si era reso necessario. “Con le nuove attrezzature, che hanno riguardato anche la Radiologia dell’ospedale di Sesto, riusciremo a fare il salto che avevamo auspicato da tempo – ha commentato Russo – L’ambizione che abbiamo oggi è di proiettare la sanità nel futuro e dare ai nostri professionisti una strumentazione sempre più efficace. Grazie al software di AI è possibile non solo migliorare il rapporto tra segnale e rumore dell’immagine, rendendo le immagini più nitide fino al 60% rispetto alla diagnostica tradizionale ma anche ottimizzare il tempo di scansione riducendo sensibilmente i tempi degli esami e il disagio dei pazienti. Questi algoritmi permettono ai radiologi di ottenere immagini di alta qualità in tempi minori rispetto al passato. Il reale valore aggiunto in ogni caso resta il lavoro di squadra e la stretta collaborazione tra radiologo e il clinico di volta in volta coinvolto, urologi, senologi, cardiologi”.