
L'ex sindaco Siria Trezzi
Cinisello Balsamo (Milano), 19 marzo 2021 - Siria Trezzi si è dimessa dal ruolo di consigliere comunale, ultimo incarico istituzionale che le era rimasto da quando è esplosa l’inchiesta giudiziaria che la vede imputata per presunti reati di corruzione in merito all’approvazione dei più importanti progetti urbanistici della città. L’udienza preliminare nella quale il Gup del tribunale di Monza dovrà decidere se rinviare a giudizio l’ex sindaco Pd di Cinisello Balsamo, è già fissata per 11 maggio (precedentemente era fissata per il 21 aprile). Fino ad ora l’ex sindaco, oggi consigliere comunale nelle fila dell’opposizione, ha sempre continuato a condurre il suo incarico che, essendo di minoranza, non comportava alcun conflitto con l’indagine in corso. Già nel giugno scorso aveva invece dovuto dimettersi dal ruolo di consigliera delegata di Città Metropolitana, in quanto in quel caso si trattava di un incarico amministrativo nella coalizione di maggioranza che governa Milano. Ora, Siria ha deciso di fare un passo indietro anche nel ruolo di consigliere comunale. “In queste ore – ha scritto l’ex sindaco Trezzi in una nota ufficiale – in accordo con la Segretaria Metropolitana del PD Silvia Roggiani ed il Segretario Cittadino di Cinisello Balsamo Alberto Galli, ho comunicato le mie dimissioni. Una scelta sofferta e dolorosa, compiuta con la convinzione di fare, come sempre, l’interesse delle Istituzioni e dei cittadini. Ho scelto così per affrontare serenamente e a testa alta le vicende giudiziarie che mi vedono coinvolta, nell’attesa fiduciosa di poter dimostrare la mia completa estraneità ai fatti contestati”. Un passo indietro sicuramente sofferto per lei che fino alla scorsa settimana aveva interpretato il ruolo di consigliere di opposizione con la sua consueta energia; ma anche una inevitabile strategia di difesa, sia a livello giudiziario che personale. In caso di rinvio a giudizio, quasi certamente la Trezzi sarebbe stata costretta a dimettersi dagli stessi colleghi del consiglio comunale che le avrebbero chiesto conto delle accuse che le sono rivolte dalla procura di Monza. Non a caso, nella sua lettera ha sottolineato: “Sono convinta che la buona e seria politica saprà attendere gli esiti di questa vicenda senza dare luogo a strumentalizzazioni e conclusioni sommarie, ma per il rispetto che porto agli impegni assunti ritengo giusto rassegnare le dimissioni per lasciare sia me che le istituzioni dove sono impegnata libere di affrontare al meglio la circostanza”. Sulle dimissioni è intervenuto anche il Pd cittadino con il capogruppo consigliare Andrea Catania: “In questi tre anni Siria Trezzi non ha mai fatto mancare il suo contributo all’attività del consiglio comunale con un grande senso delle istituzioni e, all’interno del nostro gruppo consiliare, il suo impegno è sempre stato massimo – ha detto Catania – Oggi con questa scelta Siria compie un atto che non era dovuto e sgombra il campo da ogni possibile strumentalizzazione politica futura. Attendiamo con fiducia l’esito del percorso giudiziario”.La nota della Trezzi ha quasi il sapore di un addio quando dice: “Ho avuto il privilegio di lavorare nelle e per le Istituzioni a diversi livelli e di questo sono grata perché ritengo siano il luogo delle responsabilità, della collettività e della rappresentanza, dove apprezzare al massimo il valore della politica, delle persone e della cittadinanza”. Dal 2016 Siria Trezzi risulta indagata in una inchiesta della magistratura monzese che verte su molte delle scelte urbanistiche più importanti compiute dall’amministrazione di cui era dapprima assessore e poi sindaco. Insieme a lei sono chiamati a rispondere delle accuse di corruzione anche il marito Roberto Imberti, già vicesindaco di Cinisello Balsamo fino al 2013 e oggi imprenditore nel settore immobiliare, l’imprenditore Paolo Cipelletti, proprietario di alcune delle aree edificabili più strategiche della città, l’ex segretario Pd e ex assessore alle Opere Pubbliche Ivano Ruffa e l’ex consigliere comunale nonché ex segretario del Pd Franco Marsiglia.