ROSARIO PALAZZOLO
Cronaca

Cinisello, vaccini in vendita? Scordateveli

Dalle farmacie private la conferma dell’allarme lanciato dal direttore di quelle comunali

Le farmacie hanno ricevuto i vaccini destinati ai medici di base

Cinisello Balsamo (Milano), 18 novembre 2020 - «Vaccini antinfluenzali? Quelli di libera vendita potrebbero non arrivare mai". L’allarme lanciato dal direttore dell’azienda farmacie comunali, Sebastiano Di Guardo, viene confermato dai farmacisti privati di Cinisello. "La situazione è piuttosto complessa - racconta Daniele Sofi, titolare della farmacia di piazza Italia –. Non prevedo possano arrivare vaccini per da porre in vendita. Al momento stiamo ricevendo le dosi relative ai canali di Ats e destinate ai medici di base per la profilassi degli anziani e dei pazienti più fragili. Nelle prime settimane abbiamo ricevuto circa 20 dosi a settimana per ogni medico, venerdì Ats ci ha comunicato la disponibilità a ricevere ordinativi più consistenti".

Nell’anno in cui si raccomanda a tutti di eseguire la profilassi antinfluenzale, il sistema vaccinale sembra essere saltato. Per un cittadino in salute non pare esserci alcuna speranza. Per tutti gli altri la corsa a una dose è una gara ad ostacoli. A Cinisello sono solo 5 su 42 i medici di base che non hanno aderito alla campagna vaccinale. I loro pazienti sono costretti a "mettersi in coda" per accedere ai servizi di Asst Nord Milano, che ha istituito 4 punti vaccinali sul territorio.

Il collo di bottiglia è al momento della prenotazione. Anziani, malati e pazienti fragili sono costretti a mettersi in coda nelle ore del mattino davanti agli sportelli della sede di via Terenghi. In alternativa devono attaccarsi al telefono (02.57994520) e avere la fortuna di riuscire a prendere la linea tra le 14 e le 15,30 di ogni giorno. Troppo breve il tempo per far fronte a un numero stimato di 7-8mila richieste per la sola Cinisello. Diciannove medici di base assolveranno personalmente al compito di vaccinare i loro assistiti nelle sedi messe a disposizione dal Comune, in modo da rendere più snella e sicura la procedura.

«Una campagna vaccinale pasticciata - spiega la dottoressa Renata Cimnaghi, veterana tra i medici di famiglia -. Confesso che ci hanno messo in seria difficoltà – afferma – Sono andata già 5 volte in farmacia per avere solamente 100 dosi. Si dice che questa settimana ne arriveranno di più. Nel nostro studio ne avremo bisogno di oltre 1500. Senza contare che tra quelle già consegnate, circa il 60% sono a minor potenziale, adatte a pazienti più giovani".