
Il murales dedicato a Sergio Ramelli in via Paladini, dove il giovane militante missino (a destra), fu aggredito
Milano, 27 aprile 2025 – Cinquant’anni fa moriva Sergio Ramelli, studente e militante del Fronte della Gioventù, deceduto dopo oltre un mese di agonia, in seguito alle ferite riportate durante l’aggressione a colpi di chiave inglese da parte di un gruppo di Avanguardia Operaia. Era il 29 aprile 1975.
Le intitolazioni
Per la ricorrenza sono in programma una lunga serie di intitolazioni ed eventi non senza code polemiche, come già avvenuto con la nuova targa collocata lo scorso 13 marzo (giorno esatto dell'aggressione) nell'istituto Molinari di Milano, la scuola che il diciottenne aveva frequentato.
Domani, lunedì 28 aprile, Sesto San Giovanni dedicherà a lui e a Enrico Pedenovi, consigliere provinciale dell'Msi di Milano ucciso da un commando di Prima Linea il 29 aprile 1976, lo slargo fra via Cadorna e via Cavallotti, e Novate Milanese un cippo, mentre martedì Cinisello Balsamo gli intitolerà una piazza e Trezzano sul Naviglio una via.
Decisioni che hanno fatto scendere in piazza (lunedì a Sesto e martedì a Cinisello), associazioni e partiti, da Anpi a Sinistra Italiana, al motto “Nessuno spazio per l'odio” per "affermare con forze le radici antifasciste del Nord Milano".
L’incontro
Momento istituzionale sarà invece domani sera, lunedì 28 aprile all'Auditorium Testori che si trova nella sede di Regione Lombardia con un appuntamento che inizierà con l'inaugurazione della mostra 'Le idee hanno bisogno di coraggio'. in ricordo di Sergio Ramelli a 50 anni dal suo assassinio' con la premiazione delle città che hanno deciso intitolazione e una serie di interventi, fra cui quelli di scrittori come Giuseppe Culicchia, autore di un recente libro su Ramelli, “Uccidere un fascista”, del presidente della Regione Attilio Fontana, della sottosegretaria all'Istruzione Paola Frassinetti e del presidente del Senato Ignazio La Russa.
Altri appuntamenti vanno da una messa in suffragio a Lodi (dove è sepolto Ramelli con deposizione di una corona sulla tomba) a una passeggiata in bici a Como.
La manifestazione

Dal punto di vista dell'ordine pubblico, invece, il momento più delicato sarà il 29 aprile alla sera quando, dopo la messa nella chiesa di piazzale Aspromonte, è in programma l'ormai tradizionale corteo per Ramelli, Pedenovi e Carlo Borsani, che sfila davanti al murale a lui dedicato, con presente e saluto romano.
"Una cosa indecente" secondo la presidente del Municipio 3 Caterina Antola che ha chiesto di "impedire, controllare e condannare" appuntamenti simili.