
L’ingresso della residenza per anziani Virgilio Ferrari di via dei Panigarola 14, nel quartiere Corvetto
Milano 14 febbraio 2019 - Gli episodi si sono verificati tra dicembre e fine gennaio. Cinque casi in tutto. Per due volte, a cavallo tra 2018 e 2019, è scattato l’allarme scabbia tra i degenti della residenza per anziani Virgilio Ferrari di via dei Panigarola 14, al quartiere Corvetto: l’infezione della pelle, che si cura con tre giorni di applicazione di una pomata a base di antistaminici, ha colpito alcuni pazienti, secondo quanto risulta. I primi tre episodi si sono verificati poco più di un mese fa. Gli altri sono stati riscontrati due settimane fa, alla fine del mese scorso: la cooperativa Pro.Ges, che gestisce la struttura di ricovero di 7 piani in parte in convenzione col Comune (per 165 sui 235 posti accreditati) in parte direttamente (i restanti posti), ha immediatamente allertato l’Ats Milano Città metropolitana, che ha fornito tutte le istruzioni da seguire per affrontare la situazione nel migliore dei modi.
Innanzitutto, i responsabili della Rsa hanno verificato che non ci fossero altri casi di scabbia tra degenti e personale; inoltre, è stato effettuato un monitoraggio costante su tutti gli ospiti della struttura, con l’applicazione del piano interno da parte dei dipendenti per la prevenzione del contagio e la trasmissione della malattia. Stando a quanto siamo riusciti a ricostruire al momento, gli ultimi casi, quelli di fine gennaio, hanno coinvolto due degenti del quinto piano, che è stato già bonificato per scongiurare la diffusione dell’infezione. Tutti gli ospiti, i dipendenti della Rsa e tutti coloro che nei giorni precedenti sono stati a stretto contatto con i pazienti sono stati sottoposti alla profilassi, da effettuare a casa secondo le modalità dettate dal Sistema sanitario nazionale: la terapia di prima scelta, si legge sul sito internet del Ministero della Salute, è a base di permetrina al 5 per cento in crema da applicare su tutto il corpo e da rimuovere con acqua dopo 8-14 ore; di solito, si precisa, il trattamento viene ripetuto a distanza di una settimana. Al termine della cura, può persistere il prurito, perché l’acaro, seppur ucciso dal medicinale, resta nella cute e continua a creare uno stimolo allergico. In ogni caso, lo ribadiamo, l’infezione va via nel giro di tre giorni. Resta il fatto che nella struttura di via dei Panigarola ci sono stati 5 episodi in due periodi diversi, a distanza di un mese l’uno dall’altro. Poco più di un anno fa, avevamo dato conto di alcuni casi di scabbia all’interno di istituti scolastici.
Il primo, in ordine di tempo, si era verificato nell’ottobre 2017 in una scuola elementare del quartiere Affori, con due bambini coinvolti. Il secondo era stato segnalato a gennaio 2018 in un asilo di via Rovetta, a Turro: in quell’occasione, era stato solo il bimbo contagiato dall’infezione, come comunicato poi dall’Ats a tutte le famiglie dei compagni di classe. A Milano, secondo i dati a disposizione, si registrano ogni anno circa 350 casi di scabbia: nel 2017, ad esempio, l’Azienda di tutela della salute ne ha contati 300, di cui 54 in bambini fino a 11 anni. Stavolta, invece, la malattia ha colpito gli anziani ospiti di una Rsa.