MARIANNA VAZZANA
Cronaca

L'ultima fabbrica di cioccolato: Zaini, il gusto di fare innovazione

Tre generazioni di passione e una donna speciale

Antonella e Luigi Zaini

Milano, 5 dicembre 2017 - Fa parte della storia di Milano, la fabbrica di cioccolato Zaini. Fondata nel 1913 da Luigi Zaini è la più antica e l’unica ultracentenaria rimasta: dagli anni Venti il quartier generale è in via Imbonati 59, Dergano, con gli uffici e parte della produzione (gli impianti più grossi sono stati trasferiti a Senago). E in via De Cristoforis 5, a due passi da corso Como, la stessa via in cui la fabbrica fu fondata, da quattro anni brilla il negozio con prodotti esclusivi per i milanesi, creati manualmente in un’ala della fabbrica: un paese delle meraviglie coloratissimo e pieno di leccornie da fiaba, idea del titolare Luigi Zaini - che porta lo stesso nome del nonno fondatore -, guida la società insieme alla sorella Antonella.

Così l'impresa familiare continua a crescere da tre generazioni ed esporta in 75 Paesi del mondo. Un’impresa “femminile”: perché fu Olga Zaini, moglie del fondatore e nonna degli attuali proprietari, a prendere le redini d<WC>el<WC1>l’impero del cioccolato quando il marito venne a mancare nel 1938. «Si ritrovò sola, con quattro figli e la fabbrica da mandare avanti. E si rimboccò le maniche», sottolinea il nipote Luigi.

Fu una delle prime imprenditrici milanesi e d’Italia. «Non si perse d’animo neppure quando la fabbrica fu bombardata durante la guerra: in pochi mesi riuscì a ricostruire tutto, con l’aiuto degli stessi dipendenti che prima di ricominciare a produrre cioccolato collaborarono con l’impresa di costruzioni». Non solo, «aveva uno staff dirigenziale femminile. Tanto che un agente che vendeva gli incarti era solito dire «andiamo alla fabbrica dei "tusan”, che significa ragazze in milanese».

Olga Zaini ha lavorato nella sua fabbrica fino al 1955, prima di passare il testimone ai figli Vittorio e Piero. Altra figura di riferimento «era Ginetta Mauri, assistente della nonna, figlia del guardiano della ditta e poi anche moglie del direttore di stabilimento». Senza contare che «Emilia», tra i prodotti di punta, era il nome della tata dei bambini di Olga Zaini. E oggi la fabbrica conta su 170 dipendenti, di cui oltre il 50 per cento donne. Donne al centro anche nei progetti: tra questi, c’è quello "Le nuove donne del cacao”, in Costa D’Avorio, che supporta la creazione di saponi nati dagli scarti del cacao. Sostegno anche alla onlus “Made in carcere”di Luciana Delle Donne, che a Lecce e a Trani aiuta le detenute a reinserirsi nel lavoro creando papillon con tessuti pregiati. «Ai papillon - conclude Zaini - abbiamo affiancato una nostra tavoletta di cioccolato e una lattina vintage che richiama la nostra storia. Un modo per aiutare le detenute».