LAURA LANA
Cronaca

Città della Salute, dopo 8 anni finalmente via al cantiere: tutti i numeri del maxi-progetto

Tutto pronto a Sesto San Giovanni per l’intervento sulle aree Falck che unirà l’Istituto dei tumori e il Neurologico Besta. Giovedì 27 luglio partono i lavori

Il rendering della Città della Salute

Sesto San Giovanni (Milano) – Il cantiere più atteso, per lanciare Sesto San Giovanni nella sua terza vita, aprirà giovedì. Tra tre giorni, infatti, sulle aree Falck inizieranno ufficialmente i lavori per la costruzione della Città della salute e della ricerca, il maxipolo che unirà l’Istituto dei tumori e il Neurologico Besta.

Il progetto di sanità pubblica più imponente d’Europa, che già nel 2012 veniva definito il volano delle ex acciaierie, era in stand by da 8 anni. La Città della salute avrebbe dovuto essere inaugurata nel 2015 come ospedale modello disegnato dall’archistar Renzo Piano e ridefinito poi da Mario Cucinella. I tempi si sono allungati di anno in anno, di cronoprogramma in cronoprogramma, tra bonifiche infinite, gare riviste e cambi di assetto societario all’interno della cordata, che dovrà realizzare e poi gestire questa mega struttura da 660 posti letto, 20 sale operatorie, 119 ambulatori, 42 laboratori. All’interno lavoreranno 3mila addetti tra medici, tecnici, personale sanitario e amministrativo, che si occuperanno di oltre un milione e mezzo di esami e prestazioni ambulatoriali e di 24mila ricoveri.

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"La struttura tecnica, che si sta occupando della progettazione esecutiva di Città della salute, ha confermato di avere completato tutti gli iter e che nei prossimi giorni verranno consegnate le aree al concessionario – ha annunciato l’assessore all’Urbanistica Antonio Lamiranda -. In questo modo si darà inizio formale al cantiere per costruire il più grande ospedale pubblico, specializzato in oncologia". La data fissata è quella di giovedì 27 luglio, mentre la cerimonia ufficiale per la posa della prima pietra, alla presenza degli operatori e dei rappresentanti delle istituzioni, sarà posticipata a settembre, come già accadde per l’avvio delle bonifiche e della stazione a ponte.

Oltre 500 milioni di euro, tra i 450 in freezer da 10 anni e l’adeguamento dei costi, fermi al 2012, chiesto Cisar. Le opere avrebbero dovuto partire già tra la fine di gennaio e l’inizio di questo febbraio, ma da sistemare c’erano ancora gli extracosti, con il rifinanziamento da parte di Regione, e la definizione del nuovo assetto societario del consorzio Cisar, che aveva come capogruppo Condotte, società poi ceduta a Valter Mainetti, proprietario di Sorgente. Cisar si è aggiudicato anche la manutenzione per i prossimi 23 anni della Città della salute, per un valore di 900 milioni. L’edificio occuperà circa 135mila metri quadri e sarà il primo centro in Italia a occuparsi anche di formazione sui tumori e sulle neuroscienze con 22 aule.