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Città metropolitana di Milano, istituita la Commissione antimafia

“La criminalità organizzata non considera i confini dei comuni” afferma Rino Pruiti, consigliere delegato alla Legalità. L’obiettivo è confrontarsi sulle buone pratiche e dare strumenti utili ai piccoli comuni

Palazzo Isimbardi, sede della Città metropolitana di Milano

Palazzo Isimbardi, sede della Città metropolitana di Milano

Milano, 30 luglio 2023 – É stata istituita la Commissione consigliare antimafia, anticorruzione, trasparenza e legalità della Città metropolitana di Milano. Un istituto fortemente voluto dal Consigliere delegato all'Innovazione Tecnologica, Agenda Digitale metropolitana, Legalità e Beni confiscati alla criminalità, Rino Pruiti, che punta così a fare da raccordo tra tutte le Commissioni comunali sullo stesso tema. "Abbiamo risposto ad una necessità, più volte manifestata anche dai Comuni, ossia quello di un coordinamento metropolitano sul tema della legalità - afferma il neoconsigliere -. Attraverso questa Commissione vogliamo da una parte raccogliere e confrontare tutte le esperienze e le buone pratiche dei Comuni, dall'altra mettere a disposizione delle realtà più piccole strumenti utili per affrontare il tema della legalità senza disagio né pericolo. La criminalità organizzata non considera i confini dei comuni. É quindi importante lavorare bene, portando contenuti da aprire a tutti i Comuni in questo gruppo di lavoro che auspico porterà frutti utili per le nostre comunità".

La commissione, istituita nel corso della seduta del Consiglio metropolitano di mercoledì 26 luglio, sarà composta da rappresentanti dei vari gruppi consiliari; nel corso della prima riunione sarà eletto il presidente. L'obiettivo è fissare dei momenti periodici di confronto, allargando la partecipazione anche ad esperti ed esponenti di associazioni antimafia.

Nei giorni scorsi Milano ha celebrato la ricorrenza dei 30 anni dalla strage mafiosa di via PalestroA ideare, progettare e poi eseguire l’attentato milanese, stando alle sentenze definitive, furono i vertici di Cosa Nostra di allora - da Totò Riina a Bernardo Provenzano fino a Matteo Messina Denaro – e poi Leoluca Bagarella, Antonino Mangano e numerosi altri per alimentare una ‘strategia del terrore in Italia”. Ma non tutto è ancora stato chiarito.