REDAZIONE MILANO

Milano celebra Donyale Luna, la prima top model afroamericana della storia, con un maxi mosaico

L’opera, 30 metri quadrati e 44mila tessere, arricchisce il muro esterno della Cittadella degli Archivi

L'inaugurazione del mosaico con la figlia di Donyale Luna, Dream Diamante Cazzaniga, il marito della modella Luigi Cazzaniga e le nipotine

Milano – Il muro esterno della Cittadella degli Archivi, il polo archivistico del Comune di Milano, è diventato “tela” per un’opera d'arte, ovvero un mosaico di 30 metri quadrati per celebrare Donyale Luna, nome d'arte di Peggy Anne Freeman, la prima top model nera, musa fra gli altri di Andy Warhol e Federico Fellini per cui recitò in Satyricon. L'inaugurazione dell'opera, formata da 44mila tessere in pasta di vetro intagliate a mano e realizzata dall'azienda italiana Ston Srl, è avvenuta a pochi giorni dalla prima mondiale del film a lei dedicato.

Chi era Donyale Luna

Nata a Detroit nel 1945, morta a Roma nel 1979, Donyale Luna non solo ha sfilato in passerella, ma è stata la prima top afroamericana a conquistare la copertina di una rivista di moda, Vogue Uk, nel 1966, fotografata da David Bailey, rompendo le barriere razziali.

Il progetto

Il mosaico dedicato a Donyale Luna
Il mosaico dedicato a Donyale Luna

L'idea di realizzare un mosaico a partire da uno scatto – che ritrae la modella a Milano nel 1974 – è stata il suo vedovo Luigi Cazzaniga, fotografo e autore dell'immagine, che si è ispirato ai nuovi mosaici che decorano le stazioni della metropolitana di New York. “Io e mia figlia Dream Diamante siamo entusiasti che il Comune di Milano ricordi Donyale, con cui ho vissuto a Milano e lavorato allo Studio Gozzano in viale Coni Zugna nei primi anni Settanta. Con lei lavoravamo al libro Lunaflylaby, poi rimasto in sospeso, passando nottate e nottate in camera oscura. Erano i giorni della contestazione e partecipammo anche ad alcune mobilitazioni universitarie alla Statale. Sono nato a Milano e per me e Donyale è un grande onore che Cittadella degli Archivi sia riuscita a ricordare il nostro lavoro per questa magnifica città”.

"È un grande onore per noi rendere omaggio ad una figura ancora troppo poco nota nel nostro Paese. Una donna - ha sottolineato l'assessora ai Servizi civici del Comune Gaia Romani - che ebbe il merito di segnare un cambiamento epocale nel mondo della moda, e non solo. Col suo fascino, così diverso e lontano rispetto alle biondissime modelle dell'epoca, ebbe la capacità di imporsi e imporre un nuovo modello".