
Shopping District è il più grande distretto urbano dedicato allo shopping
Milano, 4 aprile 2018 - Brulicano di vita il parco pubblico CityLife e il vicino Shopping District. Ma non ci sono i residenti dei 536 appartamenti firmati dagli archistar Zaha Hadid e Daniel Libeskind. Un’impresa impossibile non solo avvicinare vip, come cantanti o calciatori. Ma anche parlare con gli altri inquilini di lusso. E non per barriere linguistiche: il 95% sono italiani. Il fatto è che amano sopra ogni cosa la loro privacy, vivendo un po’ asserragliati nei loro condomini sorvegliati 24 ore su 24. Solo per scambiare due chiacchiere con il portinaio serve il «permesso scritto dell’amministratore condominiale» ci dicono al citofono, stoppando l’ingresso. Nelle due aree cani ieri abbiamo incontrato solo abitanti dei palazzi limitrofi. Come Massimo Rossi che in 15 anni ha visto stravolgere il suo quartiere dove sorgevano i vecchi padiglioni della Fiera ma non è incline alla nostalgia: «Per un tempo lunghissimo abbiamo vissuto i disagi del cantiere. I lavori iniziavano alle 5 e mi svegliavano. Ma adesso sono soddisfatto. Il progetto ha mantenuto la promessa di costruire un parco che è patrimonio di tutti. Con tanti servizi: nell’area cani ci sono persino giochi per gli animali». L’effetto “spelacchio” dei parchi di periferia non esiste, così come la sensazione di paura. Claudio D’Ambrosio, responsabile sicurezza CityLife, ci informa che solo nell’area verde ci sono 4 uomini a presidio, a cui si aggiungono le 12 guardie del centro commerciale.
Incontriamo mentre fa shopping Massimiliano Ligardi che vorrebbe abitare nelle residenze Hadid: «Hanno un andamento sinuoso che mi ricorda una gigantesca nave da crociera. Sono case bellissime a potersele permettere». Gli appartamenti di CityLife, che misurano in media 190 mq, viaggiano in media a 8.500 euro al mq. Il vero oggetto del desiderio è però il trilocale alle residenze Libeskind di Fedez, che ha messo in affitto il suo gioiello domotico dotato di sauna, zona fitness, jacuzzi. «Se avessi la possibilità lo affitterei subito perché vivere a CityLife è come vivere nel futuro», dice Federica Bellucci. Il canone d’affitto? Non è troppo eccessivo per la «qualità della vita», riflette Martina Beretta che vive in zona ma sogna un giorno di trasferirsi negli stabili griffati, «dall’architettura originale, con interni spettacolari» che ha visto per ora in foto.
Sguardi d’ammirazione anche per il Bosco Verticale disegnato da Stefano Boeri e gestito da Coima. Così detto perché le due torri, con 113 residenze, sono rivestite con 730 alberi, 5.000 arbusti e 11mila fra perenni e tappezzanti. «Magari andarci a vivere. Sono edifici che coniugano la modernità dei grattacieli con il desiderio di stare in mezzo alla natura», dice Miriam Lunari a spasso col suo cane nei Giardini di Porta Nuova. Calogero Giuffré, titolare di un bar in via Confalonieri, scuote la testa: «Dal 1991 ho mollato Milano per trasferirmi in aperta campagna. La mia sveglia è il canto degli uccelli. Neanche se mi regalassero la suite ci rinuncerei…».