Classifica sicurezza, Milano maglia nera d’Italia: mai così tante rapine in strada da 16 anni

Il capoluogo lombardo guida la poco lusinghiera classifica dell’Indice della criminalità 2023: quasi 7mila reati denunciati ogni 100mila abitanti

Rapina violenta a Milano

Rapina violenta a Milano

Milano – Milano è la provincia più insicura d’Italia. Il triste primato emerge dall’Indice della criminalità 2023, pubblicato oggi dal Sole 24 Ore sulla base dei dati forniti dal Viminale.

Il capoluogo lombardo si conferma maglia nera con quasi 7mila reati denunciati ogni 100mila abitanti nel 2022 e denunce in crescita del 3,5% nel primo semestre 2023. Un dato fa impressione più di altri: a Milano le rapine in pubblica via sono tornate ai livelli del 2007, oltre 2.700 episodi denunciati in dodici mesi.

Anche a livello nazionale furti e rapine di strada tornano a salire, mentre rallenta la corsa dei reati informatici per i quali emerge una contrazione del 14% nel 2023. Ecco alcuni numeri: i furti con strappo sono il 7% in più di quelli rilevati nel 2019. Le denunce di percosse sono salite del 12%, le rapine in pubblica via del 13% e le estorsioni del 34%. Nel primo semestre 2023, inoltre, sono cresciuti anche i furti con destrezza e quelli di motocicli e autovetture. Si tratta di un cambiamento di rotta: la criminalità predatoria era in calo da oltre un decennio, anche prima del crollo rilevato negli anni della pandemia per effetto delle restrizioni negli spostamenti. I

Tornando all’Indice della criminalità, la graduatoria su base provinciale che ogni anno permette di scoprire quali sono le province meno sicure, dopo Milano troviamo Rimini e Roma, che sale sulla prima volta sul poco lusinghiero podio della criminalità. Nella Capitale, in particolare, le denunce sono in crescita del 5% rispetto al 2019 e i furti con destrezza non raggiungevano certi livelli - oltre 26 mila nel 2022 - da diversi anni: dati simili si sono registrati solo tra il 2013 e il 2015. La top 10 della classifica è popolata da grandi città e mete turistiche: Bologna, Firenze e Torino occupano rispettivamente la 4ª, 5ª e 6ª posizione, seguite da Imperia, Livorno, Prato e Napoli. A incidere sul trend delle denunce sono anche le presenze temporanee o turistiche.

I record per tipo di reato

Dall’analisi per tipologia di reato si confermano primati negativi consolidati: nella provincia di Barletta-Andria-Trani si concentra il maggior numero di furti d’auto in rapporto alla popolazione, La Spezia spicca per reati legati agli stupefacenti. Novità di questa edizione sono, tra le altre, la più alta densità di violenze sessuali a Imperia - ai vertici anche nelle percosse e nella contraffazione - e la concentrazione di estorsioni a Livorno, che registra anche il numero più alto di furti di ciclomotori: 77,2 ogni 100mila abitanti. E, ancora: Crotone strappa a Matera la maglia nera per incendi boschivi, mentre Brescia è prima a pari merito con Mantova nei delitti informatici.

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