Milano, 17 febbraio 2017 - C'era un errore, successivamente corretto, nel reddito pubblicato oggi dall'assessore alla Trasformazione digitale del Comune di Milano, Roberta Cocco, sul sito del Comune. Nella cifra relativa alle azioni Microsoft la percentuale indicata inizialmente era 0,0000076 per cento che equivale a 38 mila dollari (circa 36 mila euro) mentre la cifra corretta di azioni è 0,00076 che equivale a quasi 3,6 milioni di euro. A svelare l'errore è stato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine dell'inaugurazione della passerella ciclo pedonale a porta Genova. "I redditi sono stati pubblicati anche se l'assessore ha fatto un errore con i decimali e adesso sta correggendo - ha spiegato -. So che lo sta sistemando ma è stato un mero errore. Però a questo punto mi dispiace, è chiaro che si poteva fare tutto subito dall'inizio, ma era una valutazione personale e l'assessore riteneva che far vedere una cifra del genere potesse crearle problemi, non si sentiva tranquilla. Rimane il fatto che di fronte all'idea di perdere il suo lavoro e la sua collaborazione - ha concluso - ho agito con tempestività e adesso facciamola lavorare".
Le polemiche però non si sono placate e il Movimento 5 Stelle chiede le dimissioni dell'assessore: "Scopriamo che l’assessore Cocco ha un enorme conflitto di interessi. È in possesso di azioni azioni Microsoft del valore di 3,6 milioni di euro, azienda da cui è in aspettativa. Per questo deve dimettersi". "Non solo quindi - scrivono i consiglieri M5s di Milano dal blog di Beppe Grillo - si tratta di un dirigente Microsoft in aspettativa, ma possiede anche quasi 4 milioni di dollari di azioni della Corporation, che incidentalmente è un fornitore primario del Comune di Milano. Si tratta di un conflitto di interesse manifesto e inaccettabile, tale da poter essere superato solo con le dimissioni. Come potrà mai lei, nella situazione in cui si trova, tutelare gli interessi dei milanesi?". Dal Comune, però, replicano con gli acquisti di prodotti Microsoft del Comune nel 2015: "Cinque appalti per un totale di spesa di 733 mila euro nel 2016. Una spesa in linea con il 2015 e che resterà invariata anche nel 2017". Il messaggio è questo: la presenza della Cocco in Giunta non ha procurato e non procurerà vantaggi economici alla Microsoft.