MONICA VALERIA AUTUNNO
Cronaca

"Collina di 20 metri a ridosso delle case"

A preoccupare è soprattutto la montagnola di terra da scavo. Gorgonzola, Bussero e Pessano. alleati per minìtigare i problemi.

I sindaci Vadori e Villa, l’assessore regionale Comazzi e la sindaca Scaccabarozzi

I sindaci Vadori e Villa, l’assessore regionale Comazzi e la sindaca Scaccabarozzi

"Una collina di venti metri come un palazzo a poca distanza dalle case. No, così non si può fare". Il nodo scorsoio nel dibattito sulla vasca di laminazione è (quasi) tutto sulla “collina“ di materiale da scavo, base una quindicina di ettari e altezza fra i 20 e i 25 metri. "Terre buone", frutto degli scavi che avverranno sui 45 ettari di terreno agricolo strappato nei decenni al cemento e ora sacrificato nel nome della sicurezza.

Il primo scudo alzato è quello del sindaco di Bussero Massimo Vadori: "Il mio Comune e quello di Gorgonzola ‘danno’ già per l’impianto vero e proprio. Almeno spostate più in là un pezzo di collina". La prima mano tesa, al microfono dell’assemblea, è quella del sindaco di Pessano Alberto Villa: "I colleghi hanno ragione, e mi impegno senza problemi: un po’ di collina possiamo prendercela anche noi". La provocazione agli altri sindaci in platea: "Con qualche decina di metri cubi cadauno ce la caviamo. Aiutiamoci a vicenda". Una battuta dalla sindaca di Gorgonzola: "A voi la terra, a noi la zona umida. Che la Regione ci rifornisca almeno di Autan". Alla Regione: "Troviamo qualche soluzione che riduca l’impatto – aggiunge Scaccabarozzi –. Noi ci siamo, e siamo non una ma tre amministrazioni. Sin dall’inizio ci siamo mossi insieme. Così proseguiremo". La collina non un vezzo, ma denaro: portare altrove il terreno cavato per la vasca farebbe schizzare il costo di almeno 50 milioni. Qualche mugugno dal pubblico. Qualche messaggio fra le righe: "Non penserete di condirci via con una ciclabile". I temi su cui discutere, collina a parte, più d’uno, e già condivisi: il primo quello della gestione e della manutenzione dell’impianto che verrà. Il dissenso, già in serata, si fa sentire. In una nota rovente Potere al popolo zona Martesana: "In assemblea la sudditanza dei nostri sindaci. Ribadiamo il no alle vasche: scelta inefficace, dannosa per l’ambiente, pericolosa per le comunità e insostenibile economicamente".

M.A.