
L'assessore Giuseppe Di Bari
Cologno Monzese (Milano), 9 febbraio 2021 - È stato scoperto e sequestrato in via Rossini un capannone industriale, insieme a una palazzina adiacente, dove era stata allestita una moschea abusiva. La segnalazione è scattata da alcuni residenti, che da giorni continuavano a vedere un flusso di persone che andava ed entrava soprattutto alla sera. Il primo pensiero era stato quello di feste illecite, in questo momento di restrizioni. È così stata avviata l’attività investigativa da parte della polizia locale, che si è messa in osservazione per monitorare ingressi e uscita del capannone, fino al blitz finale. Gli agenti hanno trovato una vera e propria moschea con un dormitorio nella palazzina annessa, dove sono stati trovati dei cittadini di origine cinese.

Gli edifici sono stati sottoposti a sequestro. Continuano le verifiche. “La proprietà del capannone, dai primi riscontri, è la stessa di un altro edificio di via Toscanini, che già era stato attenzionato per uso improprio”, fa sapere Di Bari. In città iniziano ad alzarsi le polemiche soprattutto politiche. “L’amministrazione vieta il diritto di culto”, denuncia infatti il centrosinistra colognese. Secca la risposta del sindaco Angelo Rocchi. “Il rispetto delle regole e delle leggi non è derogabile e la tutela della sicurezza deve restare al primo posto”.