Tutti vestiti di nero. Tutti a volto scoperto. Il parapiglia fuori dalla pizzeria. Sedie e tavolini come armi. Poi i due fendenti a inguine e fianco di un venticinquenne romeno, che se l’è cavata con 15 giorni di prognosi. E la frase al ristoratore prima di allontanarsi: "Vai tranquillo, ti ripaghiamo tutto". A poco più di 24 ore dall’aggressione di via Capecelatro, avvenuta nella tarda serata di sabato a due passi dal Meazza, gli investigatori della Digos hanno arrestato con la formula della flagranza differita (fino a 48 ore dal fatto per reati da stadio) tre membri del direttivo della Curva Sud rossonera.
Su tutti spicca il nome di Alessandro Sticco, conosciuto al secondo anello blu come "Shrek" per la somiglianza con il personaggio dell’omonimo film di animazione e figura di primissimo piano del tifo organizzato di fede milanista. Basti dire che era al fianco di Francesco Lucci, fratello dello storico leader Luca, la sera del 13 maggio 2023, quando il capo ultrà affacciato alla balaustra dello stadio Penzo tenne a rapporto Theo Hernandez e compagni dopo la sconfitta in campionato sul campo dello Spezia e prima della semifinale di ritorno di Champions League poi persa per 1 a 0 contro l’Inter. In manette anche Luigi Magrini, 43 anni, e Islam Hagag alias "Alex Cologno", 37 anni, che non più tardi di qualche giorno fa è stato immortalato nel locale Volt in compagnia del rapper Fedez e di Christian Rosiello, altro esponente di spicco della galassia rossonera che era con il rapper al The Club la notte della lite con il personal trainer romano Cristiano Iovino e che da tempo si vede di fianco all’artista a mo’ di bodyguard. Altri tre ultrà sono stati indagati a piede libero, anche se all’elenco potrebbero presto aggiungersi altri nomi.
Il pm di turno Francesca Crupi ha chiesto la convalida dell’arresto e la custodia cautelare in carcere per il tifoso che avrebbe sferrato i fendenti e i domiciliari per gli altri due aggressori. Sulle richieste deciderà il gip Teresa De Pascale, dopo gli interrogatori in programma oggi. Stando a quanto ricostruito dalle indagini della polizia, il blitz è avvenuto davanti al locale ed è proseguito all’interno: il venticinquenne è stato colpito prima con tavolini e sedie e poi a coltellate.
Decisive per l’inchiesta si sono rivelate le immagini delle telecamere di sorveglianza e i filmati registrati dagli smartphone di alcuni testimoni, che hanno assistito in diretta al confuso raid sul marciapiedi. Il venticinquenne, che a sua volta era andato a San Siro per assistere al match Milan-Cagliari, è stato colpito per due volte: si è trascinato per alcune centinaia di metri, fino in via don Gnocchi, dov’è stato soccorso dai sanitari di Areu e trasportato in codice giallo in ospedale.
Nicola Palma