Commemorazione di Ramelli e saluto romano: prosciolti dieci militanti di destra

Per il gup non è stata apologia di fascismo

Saluto romano durante una commemorazione di Sergio Ramelli

Saluto romano durante una commemorazione di Sergio Ramelli

Milano, 10 giugno. - Il gup di Milano Donatella Banci Buonamici ha prosciolto "perché il fatto non sussiste" dieci militanti di estrema destra accusati di apologia del fascismo per aver fatto il saluto romano durante la commemorazione a Milano dello studente Sergio Ramelli, di Enrico Pedenovi e Carlo Borsani, nell'aprile 2014. I

l pm Piero Basilone aveva chiesto la condanna a tre mesi di reclusione e una sanzione da 206 euro per due imputati che avevano chiesto di essere giudicati col rito abbreviato e il rinvio a giudizio per gli altri otto.  Tra gli imputati figuravano anche l'ex consigliere provinciale di Fratelli d'Italia Roberta Capotosti e il cantante Federico 'Skoll' Goglio. Il gup ha prosciolto tutti, accogliendo le richieste dei difensori. I militanti erano accusati di aver violato la legge Scelba del 1952, che punisce l'apologia del fascismo, per aver compiuto durante la commemorazione "manifestazioni usuali del disciolto partito fascista" come "la 'chiamata del presente', il cosiddetto 'saluto romano', l'esposizione di uno striscione inneggiante ai camerati caduti e di numerose bandiere con croci celtiche".

"La decisione presa oggi da un magistrato libero da pregiudizi ci aiuta a rimarginare una ferita aperta da 40 anni, dall'uccisione di Ramelli". Lo ha spiegato il deputato di Fdi ed ex ministro Ignazio La Russa, avvocato penalista e difensore dell'ex consigliere provinciale Roberta Capotosti. "Il gup ha accolto le nostre argomentazion, perché siamo convinti che non è stato commesso alcun reato e non c'era la volontà di fare propaganda. Ora la figura di Ramelli deve essere riconsegnata alla comunità nazionale e non solo a una parte del Paese - ha sottolineato La Russa -, e deve essere impedito che diventi simbolo di estremismo". Secondo l'avvocato Federico Sinicato, legale dell'Anpi, parte civile nel procedimento, invece, il proscioglimento dei dieci militanti è "grave in quanto «gesti e simboli avevano una chiara connotazione fascista". L'avvocato ha sottolineato, quindi, che "due diversi gup hanno dato una valutazione opposta delle stesse condotte"