Le “forze straniere”e il mancato riferimento ai fascisti: perché l’assessore leghista Sertori è stato fischiato

Polemica per l’ottantesima commemorazione dell’eccidio dei partigiani di piazzale Loreto. Per Majorino (Pd) “le parole mancate sono gravi”. La frecciata dell’Anpi a Vannacci: “Chi inneggia alla Decima Mas nel silenzio istituzionale”

T15CI02

Sui cartelli, i volti e i nomi dei quindici martiri antifascisti

MILANO - Commemorazione e polemiche all’80esimo anniversario dell’eccidio di piazzale Loreto, da cui sono passati 80 anni. Prima la frecciata-riferimento indiretto al generale Roberto Vannacci del presidente dell’Anpi Provinciale di Milano, Primo Minelli, che senza citarlo ha parlato di chi “inneggia alla Decima Mas nel silenzio di quasi tutte le istituzioni”.

Poi si è scatenata la bufera sulla frase dell’assessore della Regione Lombardia Massimo Sertori che durante il suo discorso ha parlato di 15 uomini fucilati da “forze di occupazione straniera”.

Lo stesso Sertori su Facebook in un post ha fatto poi fatto riferimento a “quindici patrioti partigiani fucilati da un plotone di militi fascisti e SS” e rispondendo a una domanda del Tgr, ha affermato: “Io sono antifascista, non ho problemi a dirlo”.

Una risposta che non per tutti basta a rimediare. Il capogruppo Pd in Regione Lombardia Pierfrancesco Majorino sottolinea che “le parole mancate dell’assessore Sertori sono gravi e confermano la pericolosa inadeguatezza della destra lombarda. I fischi della piazza nei suoi confronti sono stati davvero un atto dovuto”.

Approfondisci:

Milano, l’eccidio di piazzale Loreto del 1944: l'assessore Sertori si “dimentica” dei fascisti e scatena l’ira dei partigiani

Milano, l’eccidio di piazzale Loreto del 1944: l'assessore Sertori si “dimentica” dei fascisti e scatena l’ira dei partigiani

Era il 10 agosto del 1944, quando quindici partigiani furono prelevati dal carcere di San Vittore e portati in piazzale Loreto, dove vennero fucilati da un plotone di fascisti e SS. I loro corpi furono lasciati sulla strada fino al tardo pomeriggio, con l’intento di terrorizzare la popolazione e spezzare la volontà di chi lottava per la libertà.

Ieri, come ogni anno, la cerimonia in onore dei martiri alla quale hanno preso parte figli e nipoti delle vittime dell’eccidio, i cui volti sono stati ritratti dalla sezione 10 agosto 1944 ed esposti in piazzale Loreto. A rappresentare il Comune, la vicesindaco Anna Scavuzzo: “Come città ci impegniamo a accogliere quell’eredità morale che sentiamo oggi così attuale così importante”. “Non li abbiamo mai dimenticati”, il messaggio dell’Anpi provinciale di Milano.