Milano, 1 novembre 2024 – I tricolori, i militanti dell'associazione Memento di Lealtà-Azione e i vessilli delle associazioni di ex combattenti e reduci. Come ogni anno, anche il primo novembre 2024 è andata in scena al Cimitero Maggiore la commemorazione dei 1.432 morti della Repubblica sociale italiana sepolti al Campo X, a cui ha preso parte un centinaio di persone tra parenti e nostalgici del Ventennio fascista.
Prima della cerimonia, gli organizzatori hanno letto un comunicato per rivendicare la correttezza delle loro azioni e per rispondere all'esposto in Questura presentato nelle ultime ore dalla presidente del Municipio 8 Giulia Pelucchi: "Ribadiamo che la cerimonia odierna viene organizzata nel rispetto delle normative vigenti in materia di pubblica sicurezza".
La nota
E ancora: "Rispediamo al mittente le accuse di violazioni penali, da parte di chi, titolare di un ruolo istituzionale, utilizza lo stesso come strumento di lotta politica". Nella nota, gli organizzatori hanno pure ricordato le "pronunce" con cui "la magistratura ha stabilito l'irrilevanza penale" di "mere affermazioni di appartenenza culturale al fascismo", facendo chiaramente riferimento alle recentissime assoluzioni degli otto imputati per la commemorazione del 2016 di Sergio Ramelli.
Poi, al microfono, è stata ricordata anche la decisione datata 2014, attribuita all'allora sindaco Giuliano Pisapia, di togliere la bandiera della Rsi dal Campo X. La cerimonia è durata poco più di mezz'ora e si è conclusa con le note del "Silenzio" e un applauso finale. Senza chiamate del presente né saluti romani.