
Simona Pozzi
Milano, 15 novembre 2022 - È stata prosciolta in appello, con sentenza di non doversi procedere per intervenuta prescrizione, Simona Pozzi, la 48enne commerciante condannata in primo grado a 4 anni di carcere per un episodio di lesioni ai danni di suo padre Maurizio Pozzi, nel 2013. Lo ha deciso stamane la terza sezione della corte d'Appello di Milano. La donna, difesa dall'avvocato Filippo Carimati, era stata assolta in primo grado in abbreviato dall'accusa di avere ucciso il padre, trovato morto nella sua casa di Milano nel febbraio 2016.
Un delitto rimasto irrisolto. In primo grado Pozzi era stata invece stata condannata a 4 anni perché ritenuta la mandante delle lesioni gravi avvenute ai danni del genitore tre anni prima dell'omicidio. La Procura di Milano, che aveva chiesto l'ergastolo ritenendola appunto la mandante sia dell'omicidio di Pozzi che del tentato omicidio dell'uomo nel 2013, non ha mai impugnato l'assoluzione decisa in primo grado, che è quindi diventata definitiva. È stata la donna invece a fare ricorso in appello per le lesioni gravi. Accusa da cui oggi è stata scagionata.