di Massimiliano Mingoia
Gabriele Albertini a Milano e Guido Bertolaso a Roma. Il segretario della Lega Matteo Salvini torna alla carica sugli stessi nomi che ripete ormai da settimane come possibili candidati sindaci per il capoluogo lombardo e per la Capitale. Nonostante il passo indietro dell’ex sindaco meneghino per "motivi di famiglia" comunicato giovedì scorso, il leader del Carroccio sembra persuaso che l’accordo di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia potrebbe far cambiare idea ad Albertini e farlo tornare in campo per sfidare l’attuale primo cittadino Giuseppe Sala nelle elezioni comunali in programma in autunno.
"Se non c’è nessun veto su Bertolaso a Roma e Albertini a Milano sono la persona più felice del mondo, da milanese di nascita e romano di residenza – afferma Salvini durante un incontro con la stampa davanti a Palazzo Lombardia –. Chiederemo a tutti un gesto di amore per queste città e un passo indietro ai partiti. Io lo faccio anche domani mattina. Faccio parte di una squadra e serve il consenso di una squadra non nascondo che io sarei già in piazza a sostegno di Guido a Roma e Gabriele a Milano da ieri, non da domani".
Domani è in programma un primo vertice del centrodestra, dopo mesi di stallo, sui candidati sindaci per le grandi città. Ma non dovrebbero partecipare i leader Salvini, Giorgia Meloni (FdI) e Silvio Berlusconi (FI), dunque si preannuncia come un incontro interlocutorio, come ammette lo stesso numero uno della Lega: "L’incontro lo abbiamo chiesto noi, ne parleremo, poi se i candidati ci saranno tra una o due settimane non è un problema, visto che si vota a ottobre quindi l’importante è che prima o poi ci ci siano". Insomma, i tempi della scelta dell’anti-Sala e dell’anti-Raggi non sembrano brevissimi. E il leader lumbard non esclude di dover accantonare definitivamente sia Albertini che Bertolaso: "Se non ci fossero le condizioni siamo in grado di fare scelte altrettanto importanti, ma rimango convinto che siano due grandi risorse". Albertini, intanto, non si sottrae a interviste in radio e tv sulla situazione politica milanese. Su un suo ritorno in campo, a Telelombardia, se la cava con una battuta: "Se il mio omonimo Arcangelo Gabriele mi apparisse in sogno e mi dicesse di candidarmi per il bene di Milano, chissà magari mia moglie Giovanna si convincerebbe e io con lei, ma in assenza di questo intervento soprannaturale onestamente credo sia molto difficile un ripensamento". L’ex sindaco lancia anche una frecciatina al leader azzurro: "So che i tre re magi Salvini, Berlusconi e Meloni stanno discutendo tra di loro. So che Berlusconi vorrebbe una persona più malleabile rispetto al tetragono Albertini"
Intanto Riccardo Ruggiero, capo di Melita Italia, ex manager di Telecom ai tempi in cui ci lavorava anche Sala, fa sapere che lui è disponibile a presentarsi con il centrodestra: "Sono onoratissimo di far parte della rosa dei potenziali candidati sindaci del centrodestra. Salvini? Con lui non mi sono mai incontrato. Ho avuto incontri con altri esponenti politici".