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Milano, 30 giugno 2020 - È un’autodenuncia, almeno dal punto di vista politico. Il presidente della commissione Antimafia David Gentili ieri pomeriggio durante il Consiglio comunale ha svelato di aver candidato per il consiglio di amministrazione di Atm, nel settembre 2011, Paolo Bellini. Sì, il funzionario dell’Atm arrestato la scorsa settimana nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte mazzette per i lavori della metropolitana milanese.
"Con l’organizzazione sindacale Faisa – racconta Gentili in aula – avevo una stretta collaborazione perché mi indicavano in Atm le questioni aperte. Ad un certo punto nacque l’ipotesi di candidare una persona di Atm nel cda, questa persona mi venne presentata ed era Paolo Bellini. Lo incontrai in due, tre occasioni e allora mi colpì il fatto che questa persona sottolineava molto l’importanza della tutela dei lavoratori e della trasparenza degli appalti, uno dei temi su cui io puntavo molto. Allora decidemmo di candidarlo. Chiaro che con il senno di allora io sono convinto della scelta che feci, con il senno di poi... Ho avuto la conferma ieri (domenica, ndr) da Giancarlo Chiodi di Faisa, che adesso è in pensione, e gli ho chiesto come mai mi presentarono proprio lui. Ci tenevo che il Consiglio comunale lo sapesse". Le reazioni dell’opposizione non mancano, tutti riconoscono la buona fede di Gentili. Il capogruppo di FI Fabrizio De Pasquale, però, lancia anche una stoccata: "Dunque Gentili ha candidato per il cda di Atm uno che aveva in ufficio il calendario di Mussolini".