MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Comune, gli Stati generali venerdì al Lirico

“Milano cresce, Milano aiuta’’ alle 15 nel teatro di via Larga: il sindaco e assessori indicheranno i progetti prioritari da qui a fine mandato

di Massimiliano Mingoia

Il titolo è “Milano cresce, Milano aiuta’’, l’appuntamento è per venerdì alle 15 al Teatro Lirico di via Larga. Il sindaco Giuseppe Sala e i suoi 12 assessori stanno mettendo a punto gli ultimi particolari in vista di quelli che qualcuno ha definitivo gli “Stati generali’’ del Comune. Definizione impegnativa, che rievoca la rivoluzione francese e non solo. Al di là di impropri confronti storici, l’evento meneghino punta a rilanciare l’azione politica e amministrativa di Palazzo Marino dopo le elezioni politiche del 25 settembre e in vista di altri quattro, anzi quasi cinque anni di mandato, visto che per le Comunali milanesi si tornerà a votare nel giugno del 2027, un slittamento in avanti di qualche mese dovuto al fatto che le ultime elezioni amministrative si sono svolte a ottobre.

Durata del mandato a parte, gli Stati generali di venerdì indicheranno una serie di priorità politica e di progetti, quartiere per quartiere, per segnare la strada che l’amministrazione comunale targata centrosinistra vuole seguire nei prossimi anni. L’appuntamento del Lirico, teatro comunale riaperto da pochi mesi dopo un lungo restauro, sarà strutturato in questo modo: Sala introdurrà e concluderà l’evento, nel mezzo sono previsti gli interventi di tutti e 12 gli assessori. Ognuno di loro sarà chiamato a indicare i progetti-chiave e gli obiettivi strategici dei vari settori dell’amministrazione comunale, dalla Mobilità alla Cultura fino all’Urbanistica e al Commercio, delineando una mappa degli interventi nella “città policentrica’’ da qui ai prossimi quattro anni e mezzo e tenendo come filo rosso comune dei vari progetti la Milano in 15 minuti che è diventato l’obiettivo strategico di Palazzo Marino dall’emergenza pandemica in avanti. Le due grandi linee-guida politiche degli Stati generali, invece, sono indicate dallo stesso titolo dell’evento, “Milano cresce, Milano aiuta’’, declinato anche con altri due concetti: sviluppo e sussidiarietà.

Sala punta sulla crescita della città, un obiettivo strettamente collegato alla ripresa del capoluogo lombardo dopo due anni di emergenza Covid e alla crisi “di guerra’’ dovuta al rincaro dell’energia e dei materiali per le costruzioni. Palazzo Marino vuole far crescere la città nonostante il momento difficile passato e presente e ha in mente il traguardo di questo mandato comunale, le Olimpiadi invernali Milano-Cortina che si svolgeranno dal 6 al 22 febbraio 2026, seguite dalle Paralimpiadi in programma dal 6 al 15 marzo 2026. Giochi che richiameranno gli occhi del mondo su Milano e che nella speranza del sindaco dovranno rappresentare quel salto in avanti per la città già provocato dall’Expo 2025, un evento che ha fatto diventare Milano una città turistica a tutti gli effetti. Non solo. Le Olimpiadi lasceranno anche un’eredità tangibile al capoluogo lombardo, anzi tre. La prima è il Villaggio olimpico nell’ex scalo di Porta Romana: gli scavi sono già partiti e dopo i Giochi il Villaggio si trasformerà in un quartiere immerso nel verde con case per giovani coppie e studenti. Le altre due eredità sono i due nuovi palazzetti dello sport previsti nel dossier olimpico: il PalaItalia a Santa Giulia e la Milano Hockey Arena dove oggi c’è la struttura abbandonata dell’ex Palasharp.

La seconda linea-guida è incarnata dalla seconda parte del titolo degli Stati generali, “Milano aiuta’’. Sala e la sua Giunta pensano di mantenere e rafforzare, se possibile, le misure de welfare ambrosiano, considerando il fatto che la crisi economica nei prossimi mesi potrebbe far moltiplicare i bisogni dei cittadini dei ceti meno abbienti.