Milano, 24 gennaio 2025 – Un grido d’allarme. È questo il senso della posizione assunta da Davide Romano, direttore del Museo della Brigata ebraica, che ha annunciato la sua intenzione di non partecipare ad alcun evento legato al Giorno della Memoria, celebrazione in ricordo della tragedia della Shoah, in programma il 27 gennaio.
Una scelta simile verrà operata, nel suo complesso, dalla Comunità ebraica, i cui esponenti diserteranno l’incontro organizzato da Anpi e Aned in programma lunedì prossimo a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano.
Il motivo? In entrambi i casi comportamenti e prese di posizione ormai comuni, sostengono i rappresentanti dei sodalizi ebraici, che vanno ben oltre il diritto di critica a Israele, sfociando nell’antisemitismo.
La preoccupazione
"La ricorrenza del 27 gennaio nasce per ricordare l'orrore nazifascista e l'antisemitismo, ma oggi vedo nella società italiana e in alcune istituzioni muoversi un odio antiebraico che arriva a strizzare l'occhio a regimi totalitari come Iran e Hamas pur di criticare gli ebrei e Israele – afferma Davide Romano, direttore del Museo della Brigata ebraica – Se diventa problematico partecipare con le insegne della Brigata ebraica al Giorno della Memoria o al 25 Aprile, è chiaro che anche dalla società italiana sta nascendo qualcosa di inquietante".
La preoccupazione riguarda tutti gli appuntamenti culturali della Brigata: "Dalla nostra bandiera deriva quella di Israele – afferma Romano – Oggi come oggi non è facile usarla. Per ogni evento che organizziamo dobbiamo avvertire la Digos. Non ci sono più le condizioni per un'attività culturale serena".
Quindi la decisione di fermarsi come "grido di allarme: la società civile dovrebbe avere una maggiore attenzione al tema dell'antisemitismo a 360 gradi. C'è molta sensibilità su quello che proviene dall'estrema destra, ma disattenzione da quello che viene dall'estremismo di sinistra o dal mondo islamico".
La Brigata storicamente ha buoni rapporti con la moschea di via Meda "ma con altre realtà - conclude - ultimamente è impossibile il dialogo, con la guerra Israele-Hamas".
Clima cupo
La Comunità ebraica di Milano non parteciperà all'incontro con gli studenti organizzato dall'Anpi e dall'Aned per lunedì prossimo, Giorno della Memoria, a Palazzo Marino, sede del Comune.
"La Comunità ebraica attribuisce un ruolo fondamentale e irrinunciabile alla sensibilizzazione delle nuove generazioni sul tema della Shoah e dell'antisemitismo - spiega una nota - , ma ritiene che non ci sia il clima adatto per partecipare a un'iniziativa di questo tipo".
"Il dialogo con le giovani generazioni necessità di condivisione e serenità, condizioni che sono venute a mancare nell'evento dell'anno scorso - conclude la nota -, così come in altre occasioni a causa di una eccessiva politicizzazione di alcune associazioni promotrici".