Con finti fucili in stazione: "È per un video"

Due giovani a Milano causano panico alla stazione della metropolitana di Bisceglie con repliche di fucili ad aria compressa per un video sui social. Denunciati per violazione legge sulle armi trasformabili.

Con finti fucili in stazione: "È per un video"

Due giovani a Milano causano panico alla stazione della metropolitana di Bisceglie con repliche di fucili ad aria compressa per un video sui social. Denunciati per violazione legge sulle armi trasformabili.

Le armi erano delle repliche ad aria compressa utilizzate per il soft air, senza tappo rosso, identiche a fucili d’assalto. Il gesto sconsiderato di due giovani di 18 e 20 anni ha provocato il panico nella stazione della metropolitana di Bisceglie. Il motivo? La realizzazione di un video da pubblicare sui profili social. L’episodio è avvenuto mercoledì sera, attorno alle 21.30, quando sono arrivate diverse chiamate al 112 da parte di passeggeri che segnalavano la presenza di due giovani con fucili in mano all’interno della stazione. Qualcuno ha pensato a un attentato terroristico, altri alla fuga dopo una rapina. Invece era solo una bravata, che costerà caro ai due giovani.

I carabinieri del Nucleo Radiomobile di Milano, infatti, sono intervenuti e li hanno bloccati: è scattata, nei loro confronti, una denuncia per la violazione dell’articolo 5 legge 110/75 sugli strumenti trasformabili in armi. Armi prive di tappo rosso che dalle analisi si sono rivelate essere delle repliche ad aria compressa utilizzate per praticare il soft air, le simulazioni di combattimenti che di solito hanno luogo in aree boschive o in fabbriche dismesse. Solo che, in questo caso, sono state utilizzate in un luogo pubblico sensibile come una stazione della metropolitana, con l’obiettivo dichiarato dai due ragazzi di realizzare contenuti “choc“ da divulgare sui social network per farsi pubblicità e moltiplicare i contatti.