MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Concerti, sì alla legge anti-bagarini

Biglietti nominali dal 1° luglio. Trotta: passo avanti, ma va migliorata

concerti a San Siro

Milano, 23 dicembre 2018 - Lo scandalo è esploso prima dei concerti di Bruce Springsteen allo stadio di San Siro nel 2016 con una pubblica denuncia del promoter del Boss Claudio Trotta (Barley Arts) ed è riesploso prima degli show dell’estate successiva dei Coldplay sempre al Meazza. Parliamo dello scandalo «secondary ticketing», cioè dei siti Internet di bagarinaggio on line in cui sia nel caso del rocker americano che in quello della band inglese i biglietti erano stati rivenduti anche al quadruplo del loro prezzo ufficiale. Nel novembre 2016 la Procura di Milano ha aperto un’inchiesta: nel processo ancora in corso le ipotesi di reato sono truffa e aggiotaggio a carico di alcuni promoter e dei vertici dei siti di secondary ticketing. Dopo lo scandalo e il processo, ecco la legge anti-bagarinaggio. Un emendamento in merito firmato dal presidente della commissione per le Politiche Ue Sergio Battelli (M55), infatti, è stato inserito nel maxi-emendamento alla manovra economica in discussione da ieri in Senato con un voto di fiducia posto dal Governo giallo-verde.

La nuova norma anti-secondary ticketing, che dopo Natale passerà al vaglio della Camera, prevede l’obbligo di biglietti nominali per tutti i concerti rock e pop in strutture con una capienza superiore ai 5 mila spettatori, dai palazzetti dello sport agli stadi come San Siro. In altre parole, per accedere nelle arene bisognerà mostrare una carta d’identità con il nome abbinato a quello del biglietto, come già avviene per le partite di calcio. Il biglietto nominale per i grandi eventi musicali diventerà obbligatorio dal prossimo 1° luglio, non dal 31 marzo come inizialmente ipotizzato. La norma prevede che i biglietti nominali possano essere rivenduti con un cambio di nominativo, ma solo tramite le piattaforme ufficiali di vendita. Basterà per mettere fuori gioco i siti di bagarinaggio on line? Trotta, colui per per primo ha lanciato la crociata «No secondary ticketing», è cauto: «L’emendamento è un passo avanti, il biglietto nominale è il futuro per i concerti. Ma ci vorranno regolamenti attuativi con precisi limiti di tempo e di modalità per la rivendita dei biglietti per rendere efficace la nuova normativa. E i siti di secondary ticketing andrebbero chiusi». Il rischio è il solito: fatta la legge, trovato l’inganno. Il fondatore della Barley Arts è critico su alcuni aspetti dell’emendamento: «Il limite di 5 mila persone andrebbe ridotto ad almeno 3 mila. Io avevo suggerito mille o 1.500 spettatori. Ma ci sono resistenze da più parti. Spero comunque che il limite di 5 mila venga corretto quanto prima». Trotta, invece, giudica «saggio aver spostato l’entrata in vigore del biglietto nominale al 1° luglio. Per i promoter, le biglietterie e il pubblico non sarà semplice adeguarsi al nuovo sistema».

Il nodo da sciogliere, però, riguarda la rivendita dei biglietti, secondo il promoter di Springsteen: «Ci vuole un limite temporale: si deve poter rivendere da un mese prima del concerto in poi, non 11 mesi prima. La rivendita, poi, deve essere possibile solo sulle piattaforme ufficiali di vendita e solo da chi ha acquistato il biglietto collegando il nome alla carta di credito».