
Ultimo
Fascette e bandane, tra i venditori abusivi vanno forte quelle dei giovani Ultimo e Salmo ma in testa (letteralmente) c’è pure l’immortale Blasco.
La classifica
È una classifica un po’ a spanne quella che si può stilare in base alla quantità di merce “taroccata“ che puntualmente ad ogni concerto - a San Siro, all’Ippodromo o al Forum di Assago - anche quest’anno gli uomini della polizia annonaria hanno dovuto sequestrare. Il mercato “alternativo“ di bandane e fascette per capelli personalizzati per ogni artista sembra piuttosto florido grazie anche alle “quotazioni“ toccate dal merchandising ufficiale in occasione delle esibizioni degl artisti più popolari all’aperto o nei palazzetti.
Il costi dei gadget ufficiali
Per dire: se l’imprescindibile maglietta “ufficiale“ con lingua dei Rolling Stones si vendeva a giugno per la cifra non proprio trascurabile di 40 euro, chi ha acquistato “legalmente“ la fascetta di Salmo in occasione del suo concerto sempre a San Siro, di euro ha comunque dovuto scucirne dieci. Fuori dai cancelli, accontentandosi di quella “ufficiosa“, potevano bastarne tre.
I tarocchi più amati: da Ultimo a Vasco Rossi
Comunque sia, sul podio dei cocerti più popolari, stando appunto ai sequestri nei confronti dei venditori abusivi, sembrano essere saliti proprio Ultimo a San Siro (tra le 400 e le 500 fascette sequestrate nella prima delle sue serate) e Vasco Rossi all’lppodromo.
I sequestri
Ma all’Annonaria confermano di essere dovuti entrare in azione - in occasione di tutti i concerti di quest’anno, peroducendo una serie di relative denunce per la messa in commercio di prodotti contraffati nei confronti, in pratica, sempre delle stesse persone.
Quelle che di fatto conttrollano il mercato dei gadget e si presentato puntuali nei luoghi che ospitano le performance artistiche: furgoncini ben dotati di bandane e fascette di poco valore, ma realizzate con fantasia da qualche stampatore compiacente, E vendute ad un prezzo abbordabile.