MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Salgono a 30 i concerti a San Siro, ultimatum dei residenti esasperati: “Nuove regole o andiamo in tribunale”

Il 12 luglio si aggiungono i coreani Stray Kids all’ippodromo Snai. Lettera dei residenti alla Giunta in vista dell’assemblea di domani: “Vogliamo una risposta immediata oppure adiremo le vie legali”

Le vibrazioni prodotte dai concerti a San Siro sono un problema per gli edifici residenziali

La notizia più recente riguarda la musica: il numero di concerti nell’area di San Siro tra stadio e i due ippodromi La Maura e Snai San Siro sale a quota 30. Al calendario in programma la prossima estate ieri si è aggiunto lo show degli Stray Kids. La boyband icona mondiale del K-Pop – il pop coreano – arriverà in Italia il 12 luglio per un unico spettacolo da headliner in Europa, proprio agli I-Days di Milano.

I concerti all’ippodromo Snai San Siro, dunque, saranno nove, uno in più del teorico limite fissato nella delibera comunale dello scorso giugno (19 al Meazza, 10 alla Maura e 8 nell’altro ippodromo). Ma l’atto della Giunta prevede una certa flessibilità nella ripartizione degli show nei tre impianti: l’unico limite inderogabile riguarda la somma dei concerti complessivi, che non dovrà superare quota 34.

Con gli Stray Kids siamo a 30. Una notizia, quest’ultima, che non piacerà per niente ai residenti del Coordinamento per la tutela del verde cintura urbana di Milano-Parco Ovest, già preoccupati per le 29 date già fissate, in particolare per le due alla Maura: il 29 maggio i Metallica, il 16 giugno i Green Day. Attesi migliaia di fan e timore di una zona bloccata per due sere.

Come anticipato dal Giorno, il Coordinamento già la settimana scorsa ha convocato un’assemblea pubblica domani alle 20.45 alla Polisportiva Garegnano in via Lampugnano 80, poco distante dalla Maura, proprio per parlare del "problema" dei concerti nell’area di San Siro.

I residenti del Coordinamento ieri pomeriggio hanno inviato una lettera al sindaco Giuseppe Sala e agli assessori alla partita – Tommaso Sacchi (Cultura), Arianna Censi (Mobilità), Marco Granelli (Sicurezza) ed Elena Grandi (Verde) – dal titolo inequivocabile: "Ultimo appello alla Giunta di Milano". Nella missiva gli abitanti ambientalisti avanzano tre richieste prioritarie all’amministrazione comunale.

La prima: "Quando verrà dato seguito all’ordine del giorno votato dal Consiglio comunale lo scorso 16 novembre per modificare la delibera dei concerti con i nuovi limiti di carico per singola area?". Modifiche che, se attuate, avrebbero indicato una riduzione degli show nell’area. La seconda: "Quando verrà fatta rispettare la delibera votata dalla Giunta in merito ai punti che già oggi il calendario predisposto dagli organizzatori trasgredisce?".

I residenti si riferiscono al calendario che non prevede pause di almeno due giorni tra un evento e l’altro e alla sovrapposizione di due spettacoli la stessa sera, il 30 giugno: Max Pezzali al Meazza e Tedua all’ippodromo Snai San Siro. In realtà la delibera non vieta due concerti la stessa sera, ma pone un limite complessivo di spettatori nell’area di San Siro: 78.500. Inoltre la lettera chiede al Comune come mai, dopo le lamentele dei cittadini per i concerti nel 2022 e 2023, "il problema sia ancora aperto senza un piano specifico per la sua soluzione".

Il portavoce del Coordinamento, Massimiliano Favoti, aggiunge: "O entro giovedì il sindaco o gli assessori rispondono alle nostre richieste o, almeno, mostrano di interessarsi al problema oppure valuteremo altre misure: mobilitazione totale dei residenti e iniziative legali come diffide o ricorsi al Tribunale amministrativo regionale". Ultimo appello, dunque. Praticamente un ultimatum.