
Palazzetto di Monza nel caos
Milano, 17 ottobre 2017 - Tour de force ieri al palazzetto del volley di Monza per recuperare la seconda prova del concorso infermieri dell’Asst Fatebenefratelli-Sacco, annullata lunedì scorso per irregolarità: almeno un candidato aveva aperto la busta prima del “via” della commissione, fotografando il testo e inviandolo anche via internet. Così l’azienda sociosanitaria pubblica, che ha aperto un bando per 23 posti a tempo indeterminato da infermiere - 11 però riservati a precari da stabilizzare - da distribuire nei quattro ospedali milanesi (ci sono anche il Buzzi e il Macedonio Melloni), ha deciso di ripetere la prova oggi, quando era già prevista la terza, per risparmiare un viaggio ai candidati arrivati dall’Italia e anche dall’estero.
Erano 4.588 candidati alla partenza, perciò l’Asst ha organizzato gli esami in trasferta, trovando uno spazio adeguato solo al palazzetto di Monza. Alla preselezione il 2 ottobre si erano presentati in 2.635 e anche quel giorno c’erano state proteste per i ritardi, dovuti alle stampanti insufficienti. Ma il lunedì successivo i “copioni” hanno scatenato una vera sollevazione e, dopo l’annullamento della prova, un gruppo dei 2.508 candidati ha accerchiato la commissione e chiamato polizia e carabinieri, pretendendo di vedere il testo delle buste alternative. L’ospedale, che ha presentato un esposto in procura per segnalare l’uso disinvolto e proibito dei telefonini (che non erano stati ritirati), ieri ha schierato sugli spalti circa 150 vigilanti - il doppio delle altre volte -, oltre a quattro fotocopiatrici e sei stampanti. All’appello sono arrivati in 2.307 (duecento in meno di lunedì scorso), lo scritto recuperato e corretto elettronicamente ne ha falcidiati l’85%: solo in 360, circa, hanno raggiunto il punteggio minimo di 21 su 30. A metà pomeriggio è iniziata la prova “pratica” (un altro scritto con contenuti più tecnici), chi ha passato anche quella la prossima settimana avrà l’ultima, orale. Per uno dei 23 posti fissi, o per entrare in una graduatoria che resterà valida tre anni.