Milano, 6 settembre 2016 - I dati raccolti da Tuttoscuola spulciando i siti degli Uffici scolastici regionali sono drammatici: tra il 20 e il 30% dei posti non verrà coperto, per la difficoltosa gestione del concorso. Tutta colpa della falcidie sui candidati delle commissioni. O degli scarsi risultati conseguiti da docenti, peraltro già abilitati? Per Elisabetta Fiore, 43 anni, barese di origine, ma da 9 anni insegnante nelle scuole medie milanesi, non c’è dubbio: "O non hanno letto le prove scritte o hanno arbitrariamente escluso centinaia di candidati per finire entro la scadenza".
Perché è così sicura?
"Ho svolto lo scritto il 2 maggio. Le correzioni sono cominciate per tutte le classi di concorso dopo il 31 maggio. Il 29 luglio ho saputo che ero stata bocciata. E su 1868 candidati ne sono passati solo 572".
Meno di un terzo.
"Correggere 1.868 elaborati in un mesetto scarso, se consideriamo che a giugno e luglio i docenti commissari avevano mille altri impegni dai quali non erano stati esonerati, dagli scrutini agli esami di Stato, significa pochi minuti per compito. E come si fa a dare una valutazione in pochi minuti, bocciando più di 1.296 elaborati?".
Sicura di non avere commesso strafalcioni nella prova?
"Ero convinta di avere fatto un’ottima prova, ma la bocciatura mi ha messo in allarme. Ho fatto richiesta di accesso agli atti. Sulla correttezza linguistica 5,5 punti su 6. Poi, otto risposte esatte su dieci in inglese".
Dov’è caduta?
"Sull’originalità: una sfilza di “0’’. Eppure non mi sembra di non avere messo idee personali nella traccia, come richiesto dai commissari. Anzi, una professoressa dell’Università di Pavia che mi ha formata al corso di abilitazione all’insegnamento, Anna Rosa Candura, ha riletto il mio elaborato e ha riscontrato nel mio scritto “esperienza e competenza didattica’’ e “un approccio davvero completo, originale ed accattivante per gli alunni’’. Aggiungiamo che le commissioni hanno pubblicato le griglie di valutazione solo una volta terminati gli scritti. Non sapevamo come ci avrebbero giudicato e infatti molto spazio è stato lasciato alla soggettività del giudizio".
Che idea si è fatta?
"Secondo me, non l’hanno letto. O hanno arbitrariamente escluso candidati. E siamo in tanti convinti di questo".
Considerazione finale?
"Una farsa. Hanno voluto fare fuori docenti precari che tengono aperte le scuole da anni perché probabilmente i posti annunciati da Renzi conviene economicamente riservarli alle supplenze, in barba alla tanto sbandierata fine della supplentite".
Cosa farà ora?
"Mi sono rivolta alla Flc-Cgil. Farò ricorso, probabilmente, perché pare essere l’unica via per ottenere giustizia in Italia. Dopo avere riletto il mio compito, vorrei che lo giudicasse un’altra commissione. Negli Stati Uniti e in Inghilterra è concesso. Non volevamo seguire il modello anglosassone?".