
Un'aula di tribunale (Foto d'archivio)
Milano, 1 ottobre 2014 - Due agenti della Polfer, accusati di aver ucciso un clochard, sono stati condannati in Cassazione a 12 anni di reclusione ciascuno. Confermata dunque la sentenza della Corte d'Assise d'Appello di Milano emessa il 29 gennaio 2013 per l'omicidio di Giuseppe Turrisi, avvenuto il 6 settembre del 2008 a opera dei due poliziotti Emiliano D'Aguanno e Domenico Romitaggio nell'ufficio della Polfer della Stazione centrale. La suprema Corte, quinta sezione penale, ha quindi respinto il ricorso dei due imputati.
In secondo grado le pene erano state aumentate. A partire dal primo grado a D'Aguanno erano stati inflitti 10 anni di reclusione per omicidio preterintenzionale e 3 anni a Romitaggio con l'accusa di falso. In secondo grado, invece, sono stati ritenuti entrambi gli agenti della Polfer responsabili del pestaggio mortale di Turrisi.
"E' stato un pestaggio debordante e selvaggio" per effetto dei calci e dei pugni sferrati dai due agenti ai danni del senzatetto. Lo ha detto il sostituto procuratore generale della Cassazione Pasquale Fimiani assistendo alla lettura del verdetto di condanna emesso dalla quinta sezione penale. Il pg Fimiani, nella requisitoria aveva chiesto il rigetto del ricorso dei due agenti. "C'e' un fotogramma - ha ricordato Fimiani - che mostra il povero Turrisi mentre entra vivo, con i suoi piedi, nella stazione dell'ufficio della Polfer". Il clochard sara' portato via dall'ambulanza e morira' poco dopo essere arrivato in ospedale: "Ad essere stato letale e' stato un calcio sferrato con gli anfibi che ha causato delle emorragie interne", ha spiegato Fimiani che ha condiviso l'impianto della sentenza di appello. D'Aguanno e Romitaggio sono stati anche condannati a pagare le spese di giustizia e a rifondere con quattromila euro le spese dei difensori della parte civile.