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Milano, confiscati beni a capo ultrà Milan: professione elettricista e vita da "sceicco"

Per tre anni sarà sorvegliato: non potrà entrare a Milano e Sesto, né partecipare a eventi calcistici

Confisca beni capo ultrà del Milan

Milano, 21 luglio 2020  - Gli agenti di polizia hanno confiscato, stamati a Milano, i beni a Luca Lucci, detto ''Il Toro'', capo-ultras del Milan, leader del gruppo ''Curva Sud''. La confisca e la sottoposizione alla sorveglianza speciale di pubblica  sicurezza, eseguite nelle prime ore di stamane dai poliziotti della Divisione Anticrimine della questura di Milano, seguono il sequestro dei beni, avvenuto il 24 giugno 2019. 

Lucci, 39 anni, pluripregiudicato, è stato già coinvolto in diverse indagini su aggressioni e droga. All'uomo state confiscate, in particolare, una villetta su due piani nel comune di Scanzorosciate, provincia di Bergamo, dove era in previsione anche la costruzione di una piscina, il locale 'Clan 1899' diventato negli anni luogo di spaccio e stoccaggio per grosse quantità di stupefacenti provenienti dall'Albania e dalla Spagna, dieci orologi Rolex, una vettura Audi Q5 e alcuni conti correnti. Beni per un valore complessivo stimato di un milione e 200 mila euro.

Lucci, di professione elettricista e cameriere, aveva numerosi precedenti, tra cui anche due aggressioni compiute a danno di tifosi avversari e milanisti. Come quella compiuta il 15 febbraio 2009, durante un derby, verso l'interista Virgilio Motta che perse la vista dopo essere stato raggiunto da un pugno al volto. Il tenore di vita dell'uomo era, però, notevolmente al di sopra dei guadagni leciti dichiarati con spese annuali definite dagli inquirenti quasi "da sceicco arabo". Nel 2015 la sua carta di credito fece registrare spese per 49 mila euro, mentre altri 32 mila euro risalgono all'anno successivo: in una sola giornata, ad esempio, "Il Toro" arrivò a spendere in viaggi, alberghi di lusso e acquisti di abbigliamento griffato oltre 4 mila euro. Denaro di cui il 38enne non è stato in grado di dimostrare la provenienza lecita e che, secondo gli inquirenti, sarebbe frutto dell'attività di spaccio gestita presso il ritrovo Clan 1899 di Sesto San Giovanni.

Oltre alla misura di confisca, nei confronti di Lucci è stato emesso anche un provvedimento di sorveglianza speciale per la durata di 3 anni, periodo di tempo nel quale il 38enne sarà tenuto a rispettare l'obbligo di dimora tra le 22 e le 7 del mattino, non potrà fare ingresso nei territori comunali di Milano e Sesto San Giovanni, e avrà il divieto di partecipare a qualsiasi genere di evento calcistico.