MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Un centralino per i malati no-Covid: "Consigli gratuiti a chi ha bisogno"

"Medicina solidale", il progetto coordinato dal dottor Alessandro Lanzani. Ecco come funziona

Il dottor Alessandro Lanzani, specializzato in ortopedia e medicina dello sport

Milano, 15 novembre 2020 - In tempo di pandemia può essere un’impresa anche solo riuscire a leggere un referto medico o interpretare i risultati di un esame per tutto ciò che non riguarda il Covid. Come fare per evitare ansie e dubbi? È nata "Medicina solidale", un servizio di consulenza medica on line aperto gratuitamente a coloro che hanno bisogno di rivolgersi a professionisti nelle aree di medicina generale, ortopedia, patologie croniche come diabete, ipertensione, obesità o ipercolesterolemia e non solo. «Ho pensato al problema di tante persone, in particolare indigenti, che non possono pagare le strutture private o si trovano in difficoltà causa lockdown ad accedere al Servizio sanitario nazionale. Io sono specialista in ortopedia e medicina dello Sport, e in questo momento la mia attività è ferma. Così ho deciso di mettermi a disposizione dando vita a questo gruppo con altri colleghi", spiega il dottor Alessandro Lanzani, che ha fondato la sua "creatura" lunedì diffondendola attraverso una pagina Facebook, indicando un indirizzo mail (medisolidale@gmail.com) e un numero di telefono (3516955152).

Tutti i giorni, Lanzani e gli altri medici che hanno aderito al progetto si collegano dai loro pc o rispondono al telefono a chi chiede aiuto. A fianco di Lanzani ci sono un ortopedico, un chirurgo maxillo facciale, un dentista (che svolge anche prestazioni ambulatoriali gratis), un oculista, una ginecologa e una cardiologa. "Ogni giorno si aggiunge qualcuno. Al momento – racconta il coordinatore – sono arrivate circa 20 richieste tra consulenze telefoniche e richieste di spiegazioni di referti. Faccio un esempio: nel caso di un elettrocardiogramma, la difficoltà principale è capire il tipo di urgenza che c’è per un eventuale intervento. Magari si sta già seguendo una terapia e non si è in grado di definire da soli, giustamente, se va modificata. Noi possiamo anche scrivere una ricetta di ‘traghetto’, prescrivendo farmaci se necessario. A seconda di quello che leggiamo, possiamo stabilire se è il caso di aspettare o consigliare di ‘pressare’ i medici curanti per richieste. Il minimo comun denominatore è un senso di ansia e smarrimento, che cerchiamo di eliminare dissipando i dubbi delle persone".

E ancora : "La difficoltà economica è il più importante aspetto di crisi, dopo quello della sanità, da non trascurare adesso". Chi avesse bisogno di un consulto ma non si trova in difficoltà economica può decidere di pagare il servizio, secondo le tariffe dell’Ordine dei medici, "in una sorta di patto etico. Gli eventuali pagamenti serviranno per coprire le spese che abbiamo, in completa trasparenza. Rimane il fatto che tutti possono accedere liberamente e gratuitamente al servizio senza che nulla sia chiesto a nessuno".