LUCA TAVECCHIO
Cronaca

La strage di ciclisti e le parole choc del consigliere FdI Paolo Roccatagliata: “Mi dispiace, ma neanche tanto”

Milano, polemica durante la discussione sulla viabilità nel Municipio 2. “I ciclisti se la cercano, non rispettano le regole. E le ciclabili hanno rotto”

Il consigliere Paolo Roccatagliata, di Fratelli d'Italia

Il consigliere Paolo Roccatagliata, di Fratelli d'Italia

Milano – Discussione in Consiglio di Municipio 2 sulle piste ciclabili e messa in sicurezza del tratto tra viale Monza e il quartiere Gorla. Prende la parola il consigliere di Fratelli d’Italia Paolo Roccatagliata. Il quale, riferendosi agli odiati ciclisti, dice: "Per voi che finite sotto i camion e mi dispiace, ma neanche tanto". Travolto dalla verve polemica, il pasionario anticiclabili liquida così gli undici ciclisti morti in città l’anno scorso. "Come sapete - aggiunge nel suo intervento - odio le biciclette".

Il giorno dopo, lungi da lui fare marcia indietro, precisa: "Ero molto incazzato. E quando uno è incazzato dice cose che non dovrebbe dire. Detto questo, i ciclisti se la cercano. Se prendi la bicicletta in una città come Milano dove la gente si muove in macchina per lavoro, sai quello che rischi. Se poi la fai ‘sporca’, magari passando con il rosso o andando contromano, ancora di più. Io li vedo come si comportano: vedo che non rispettano le regole".

Naturalmente le parole di Roccatagliata hanno scatenato le ire dei consiglieri della maggioranza di centrosinistra. Il presidente del Municipio Simone Locatelli (Pd) ha chiesto persino un intervento di Fratelli d’Italia contro il suo rappresentante nel consiglio di zona: "Nel suo intervento - ha detto Locatelli - Roccatagliata ha affermato che i ciclisti vittime di incidenti stradali mortali “se la vanno a cercare” ed è gravissimo soprattutto se a dirlo è un rappresentante delle istituzioni. Spero che anche il partito di Giorgia Meloni, che parla sempre di sicurezza, voglia prendere le distanze dalle affermazioni del suo consigliere e voglia essere al fianco di chi chiede misure di sicurezza stradale per tutti gli utenti della strada, a partire da ciclisti e pedoni che sono i più esposti".

"Ma si sa che loro strumentalizzano tutto - replica il giorno dopo l’esponente di FdI - Come si sa anche sette, se non otto, ciclisti su dieci votano per la sinistra e quindi è normale che loro si schierino sempre per le biciclette. Comunque va bene così, non hanno capito che la gente è stufa di queste cazzo di ciclabili. E infatti le elezioni si è visto come sono andate. Continuino pure, noi continueremo a prendere il trenta per cento".

Roccatagliata, del resto, ha ben chiara in mente la gerarchia sulle politiche della strada: prima i pedoni, "quelli come me, che si muovo a piedi e spesso sui marciapiedi hanno problemi proprio con i ciclisti", poi le auto "perché le strade sono fatte per le auto" e per ultimi i ciclisti "che si sentono i padroni della strada". Se c’è da scegliere tra pista ciclabile e parcheggi per le auto il consigliere non ha dubbi: "A Milano c’è una fame terribile di parcheggi. E lo dice uno che ha il posto auto e quindi non ha problemi. Ma come si fa a fare a pensare alle ciclabili quando le persone non sanno dove parcheggiare la macchina di sera".

Nel caso specifico della discussione dell’altra sera in Consiglio di Municipio, la furia antidueruote di Roccatagliata si è scatenata proprio perché "sono stati sacrificati quaranta posti auto". A finire sotto i riflettori, in un modo o nell’altro, Roccatagliata è abituato. Il suo nome era uscito dall’anonimato nel febbraio dell’anno scorso durante un altro Consiglio di Municipio, quella volta online. Collegandosi alla riunione da un centro benessere ad Aprica apparve infatti nudo. "Non mi sono accorto - si giustificò - che il tasto della telecamera era aperto".