Milano – Chiedono, almeno, il “Fattore 3”. Ovvero una graduatoria di merito pari a tre volte i posti messi bando per le singole materie, con chi è rimasto escluso dalle ultime assunzioni ma ha superato tutte le prove. “È il giusto compromesso”, sottolineano dal gruppo “Gli idonei legati dal merito - Gli invisibili”. L’ultimo concorso, previsto dal Pnrr, era “one shot”: non è prevista alcuna “lista d’attesa“ in base ai punteggi ottenuti. Ed è già all’orizzonte un nuovo concorso.
Gli idonei però hanno raccolto firme e promettono battaglia legale. Chiedendo, in particolare, “l’abilitazione in quanto concorso ordinario e con soglie minime di 70 su 100, se risultati idonei superando tutte le prove. Come avvenuto per gli scorsi concorsi ordinari”. Seconda richiesta: “L’inserimento in prima fascia delle graduatorie provinciali delle supplenze” per chi è risultato idoneo ma non è rientrato nei posti messi a bando. Come pure “l’istituzione di una graduatoria ad esaurimento, come per gli scorsi concorsi ordinari”. “La richiesta di queste modifiche – concludono – intende semplificare le procedure di reclutamento per rispondere all’abuso dei contratti a termine”.
Tra i docenti in prima linea c’è Eber Dimarti, 48 anni.
Da quanti anni insegna?
“Da più di 20 nelle scuole private e da 4-5 anni mi sto spostando nelle statali: sono musicista e percussionista e ci sono diverse scuole a indirizzo musicali sia alle medie che alle superiori. L’ultimo anno sono stato al coreutico di Livorno, sono di Ancona: mi sono spostato a 450 chilometri da casa, è stato bellissimo. Sono disposto a trasferirmi ovunque”.
Anche a Milano?
“Sì, anche se sappiamo il problema del caro-affitti. E con uno stipendio da insegnante si fa fatica.
Sono stato per una prova del concorso al liceo Verdi, vicino al Conservatorio. Per tre giorni ho speso 400 euro”.
Altre tappe del concorso?
“A Barletta e a Catania”.
Com’è andata?
“Mi sono presentato per due classi di concorso, oltre alla prova scritta e orale sono previsti anche 40 minuti di concertazione e la prova a prima vista, con uno spartito da eseguire al volo con uno xilofono e, per le superiori, un pezzo per marimba a quattro bacchette”.
Risultato?
“Idoneo a entrambi. E nelle prove orali e pratiche hanno bocciato tanti. L’ultimo entrato per la mia classe di concorso alle medie ha un punteggio di 175, io di 170. Ma non so quanti sono prima di me, non c’è trasparenza. Perché adesso dovremmo spendere duemila euro per un corso abilitante quando non è altro che un riassunto di quanto abbiamo fatto nelle prove? Ho un diploma al conservatorio, una laurea, i crediti formativi, ho passato il concorso: perché ne dovrei rifare un altro identico tra pochi mesi? Non chiedo la luna, chiedo l’abilitazione e di entrare in graduatoria”.