ANDREA GIANNI
Cronaca

Consulenze assegnate a Ernst & Young, sei indagati: la Guardia di Finanza a Palazzo Lombardia. “Dati truccati per vincere gli appalti”

Regione Lombardia, appalti per circa 20 milioni finanziati con i fondi Ue: l’indagine per turbativa d’asta. Perquisizioni nelle sedi milanesi e romane della società di assistenza legale e fiscale. Il governatore Fontana: “I nostri uffici stanno collaborando”

Guardia di finanza davanti al palazzo della Regione Lombardia

Guardia di finanza davanti al palazzo della Regione Lombardia

Milano, 15 ottobre 2024 – Sono in corso acquisizioni di documenti a Palazzo Lombardia, sede della Regione, e perquisizioni negli uffici milanesi e romani della società di consulenza Ernst & Young, nell'ambito di un'indagine del Nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Milano coordinata dalla Procura europea di Milano.

L’ipotesi di accusa

L'indagine riguarda l'ipotesi di turbativa d'asta "relativamente ad appalti di consulenza finanziati con fondi dell'Ue" assegnati dalla Regione alla società, colosso nei servizi di assistenza legale e fiscale alle imprese e alla pubblica amministrazione. Le acquisizioni di documenti in Regione riguardano gli uffici della Direzione Centrale Bilancio e Finanza.

I requisiti tecnici “alterati”?

Sono sei gli indagati nell'indagine coordinata dai pm della Procura Europea Giordano Baggio e Sergio Spadaro che ha portato da Gdf ad effettuare perquisizioni e acquisizioni nelle sedi di Milano e Roma di Ernst&Young e negli uffici di Palazzo Lombardia: tre ricoprono posizioni apicali in E&Y, gli altri tre hanno ruoli di minore rilievo. L'inchiesta ha al centro le 12 gare regionali vinte dalla società di consulenza inglese: il valore complessivo ammonta a una decina di milioni di euro. Il sospetto è che E&Y, tramite i suoi dipendenti indagati (tra questi anche colui che ha un ufficio in Regione), abbia presentato requisiti tecnici alterati, non veritieri, in modo da aggiudicarsi i bandi. Le Fiamme Gialle stanno raccogliendo documenti a riscontro e stanno cercando di appurare se qualche funzionario regionale si fosse o meno reso conto dei dati presumibilmente “truccati”. Al momento Regione Lombardia è parte offesa (non risultano indagati a Palazzo Lombardia)

Il calcolo dei man-days

L'indagine, spiega la Procura europea (Eppo) in una nota, “ha rilevato anomalie in 12 dei 18 appalti aggiudicati, per un valore totale di oltre 10 milioni di euro”. Il colosso mondiale della consulenza, si legge, “ha presentato domanda, sia individualmente che in consorzio, per 18 progetti finanziati dal Fondo sociale europeo (Fse) e dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) tra il 2019 e il 2023. I progetti miravano a fornire servizi di consulenza alla Regione Lombardia sull'uso efficace dei fondi dell'Ue, comprendendo assistenza tecnica, accesso a strumenti e formazione”. Si presume che lo stesso team di consulenti “sia stato ripetutamente proposto in più gare, causando una sovrapposizione degli incarichi. Di conseguenza - conclude Eppo -, il numero di ore lavorative dichiarate (i cosiddetti 'man-days') ha superato ciò che era realisticamente realizzabile in un mese».

La reazione di Attilio Fontana

«Io non so assolutamente niente, esamineremo con attenzione quello di cui si parla e poi potremo fare della valutazioni. Al momento non sono in grado e poi gli uffici stanno collaborando». Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha risposto ai cronisti che gli chiedevano un commento sulle perquisizioni della Gdf negli uffici di Ernst&Young a Milano e Roma e in Regione Lombardia.