LUCA BALZAROTTI
Cronaca

Consuma più di quanto produce. Così in 50 anni lo spread è triplicato

I numeri lombardi dell’elettricità. A Brescia la manifattura più energivora

La Lombardia consuma 63.123,9 GigaWatt/ora, 6.315 KiloWatt per abitante. L’energia richiesta è di 65.269,4, con un deficit di quasi 20mila tra la produzione e la domanda. Gli ultimi dati ufficiali validati dall’ufficio statistico di Terna, parte del sistema statistico nazionale che per legge ha il compito di fotografare il settore elettrico, risalgono a fine 2023. In attesa di validare i numeri dell’ultimo anno, il trend più evidente è la crescita dello spread tra il fabbisogno energetico e la produzione: nel 1973 in Lombardia la differenza negativa era di poco inferiore a 7,5mila GigaWatt/ora. In cinquant’anni è quasi triplicata.

Le fonti di produzione di energia sono tre: il termoelettrico tradizionale conta 1.704 impianti e una potenza di 12.082,3 MegaWatt in grado di generare circa la metà (34.458,2 GigaWatt/ora) del totale regionale. Segue l’idroelettrico con 750 impianti disolocati nell’area settentrionale: l’acqua raccolta nelle dighe di Sondrio, Bergamo e Brescia genera 9.150,5 GigaWatt/ora. La corsa del fotovoltaico è arrivata a garantire 3.510,8 GigaWatt/ora grazie a 264.823 impianti che sfruttano il solare. Un dato che nel bilancio 2024 è destinato ad aumentare. Terna ha raccoto anche i consumi per settori e per province. Con 32.730,2 Gigawatt/ora l’industria assorbe la metà dei consumi, seguita dai servizi (17.650,7), dalle abitazioni (10.857,4) e dall’agricoltura (1.049,3). Brescia ha l’industria più energivora (8.153,2), quasi il doppio di Bergamo (4.891,4) e Milano (4.412,7), unica area dove i servizi (7.512,8) superano la manifattura. L.B.