
Pillitteri Mi scrive un lettore che teme di vedersi pignorato il conto corrente. Mi chiede se, per tutelarsi, può emettere...
Pillitteri
Mi scrive un lettore che teme di vedersi pignorato il conto corrente. Mi chiede se, per tutelarsi, può emettere degli assegni circolari per poi aprire un nuovo conto e colà versarli. Si tratta del “trucco del circolare” che, in rete, gira da qualche anno e che, ancora oggi, qualcuno indica come metodo idoneo per mettersi al sicuro dai creditori. In realtà è altamente sconsigliabile avventurarsi in questo artificio. Proprio perché ne è evidente (soprattutto ai creditori) la natura artificiosa. Se poi il creditore è il fisco, va ricordato che ha libero accesso alle banche dati di tutti i conti correnti degli italiani. Presto tardi scoprirebbe il nuovo conto e lo pignorerebbe. Non è detto, poi, che il funzionario di Banca cui si chiede l’apertura del nuovo conto dia il via libera. Perché è verosimile ne capirebbe lo scopo. Se, poi, il circolare supera i 10.000 euro sarebbe tenuto a segnalarlo alla guardia di finanza come operazione sospetta. Idem se la somma viene frazionata in più circolari. Possono essere guai.. Anche versarlo sul conto di un amico o di una familiare si presta a dei rischi (oltre a quello che… se li tenga).
Del fisco si è detto. “Vedrebbe” l’operazione. Ma anche dei creditori privati particolarmente attrezzati potrebbero rilevare l’inghippo. E l’amico/familiare passare, lui, i suoi guai. In realtà un modo per rendere impignorabile un conto esiste. Ed è l’unico. Ma presuppone che la nostra banca sia disponibile a rilasciarci un fido. Se lo è sarà sufficiente tenere il saldo del conto sempre sotto la soglia del fido concesso. E, allora, nessuno potrà pignorare dei denari che sono della Banca e non del correntista.
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