ROBERTA RAMPINI
Cronaca

Contributo alla barriera idraulica che ferma l’acqua inquinata

di Roberta Rampini

Quattrocentomila euro per la bonifica dell’area ex Bianchi di Rho. C’è anche l’amministrazione comunale di Rho tra quelle beneficiarie dei contributi assegnati dalla giunta regionale lombarda per interventi di bonifica di siti inquinati. Il nuovo finanziamento arriverà direttamente nelle casse comunali rhodensi e si aggiunge ai 961mila euro concessi lo scorso luglio. "Serviranno per il funzionamento e la manutenzione della barriera idraulica – precisa il sindaco Andrea Orlandi (nella foto) – un intervento di messa in sicurezza delle acque sotterranee dell’ex insediamento produttivo dove operava la Montedison". Nelle acque infatti era stato accertato un inquinamento da solventi organo-alogenati. Il Comune aveva realizzato una barriera con 19 pozzi che prelevano l’acqua con alte concentrazioni di inquinanti fino a trenta metri, la depurano in una centrale di trattamento a carboni attivi e l’immettono nel fiume Olona. La barriera, realizzata a spese pubbliche, ha un costo di gestione elevato di diverse centinaia di migliaia di euro all’anno. "Si tratta di interventi molto complessi che le amministrazioni comunali affrontano con il nostro sostegno economico. Difendere l’ambiente richiede impegno, noi stiamo facendo la nostra parte", commenta l’assessore regionale all’ambiente, Raffaele Cattaneo. "La Regione è sempre stata molto attenta a questa vicenda – aggiunge il sindaco – ora auspichiamo un ulteriore contributo in attesa che si concluda la vicenda giudiziaria con la società Edison attuale proprietaria dell’area". Questa la vicenda: l’ex Chimica Bianchi da inizi ‘900 ha utilizzato vasche di stoccaggio di solventi organici che hanno rilasciato nel terreno composti estremamente tossici, inquinando la falda superficiale e la prima falda sotterranea nella zona Sud di Rho, vicino all’Olona. Dopo un intervento di messa in sicurezza a fine anni ’80, a fine anni ‘90 il rilascio di sostanze inquinanti ha costretto alla creazione di una barriera idraulica esterna, ancora oggi attiva.

Ma non solo, l’inquinamento dell’area è anche oggetto di di una causa tra Comune e proprietà. Ad aprile 2020 la Corte d’appello aveva confermato la sentenza di primo grado del Tribunale civile di Milano del 2019, respingendo l’appello presentato dalla Società Edison e condannato la società al risarcimento oltre 10 milioni di euro a Comune di Rho e Regione Lombardia per le responsabilità dell’inquinamento. "Ma Edison ha presentato ricorso al Consiglio di Stato e quindi non possiamo ancora mettere la parola fine alla vicenda né disporre dei soldi", conclude il sindaco.