Milano, 15 marzo 2018 - Salgono i controllori. E sale anche la polizia. I passeggeri delle linee 57 e 40, i bus che attraversano Quarto Oggiaro, si guardano. «Una novità?». È una sperimentazione partita da poco più di un mese, frutto di un accordo tra Atm e commissariato di Quarto Oggiaro: intervento in sinergia, a sorpresa, due volte a settimana. Un modo per incentivare il rispetto delle regole e scoraggiare i “portoghesi” che utilizzano i mezzi pubblici senza avere con sé biglietto né abbonamento ma anche per aumentare la sicurezza a bordo degli autobus. E lo stesso copione si ripete nelle stazioni ferroviarie: a Quarto Oggiaro ma pure a Certosa e Villapizzone (in sinergia con Trenord). Una novità che è stata comunicata ieri, tramite Facebook, dal presidente del Consiglio di Municipio 8 Fabio Galesi. Questo è anche un modo di controllare «facce sospette». Basti dire che alla polizia è capitato di pizzicare persone che sull’autobus non avrebbero dovuto nemmeno esserci, perché ai domiciliari. Forse pensavano di trovarsi in una botte di ferro dalla carrozzeria arancione, magari convinti che su un bus la polizia non sarebbe salita a effettuare controlli.
Altre volte è capitato invece di sorprendere assuntori di stupefacenti, facce non note a Quarto Oggiaro, magari in arrivo da Bonola o da altri quartieri per procurarsi una dose. E mentre la polizia lavora, anche col supporto delle unità cinofile, i controllori e la security Atm verificano che tutti abbiano il biglietto o l’abbonamento valido. Se c’è qualcuno che dà in escandescenza o tenta la fuga, i poliziotti sono pronti a intervenire. Finora sono 8 i «sopralluoghi congiunti» effettuati. Ancora troppo pochi per un bilancio significativo. Ma in totale, da ottobre a febbraio - fanno sapere da Atm - sulle linee 40 e 57 sono stati controllati più di 14mila passeggeri e multati più di 1.500 perché sprovvisti del titolo di viaggio. Qualcuno ha provato a protestare a colpi di bomboletta spray: su una pensilina è stato scritto «Atm nun te pago mai». Ma questo sprona a continuare. E c’è un altro elemento che emerge: l’importo delle sanzioni comminate ai cittadini di origine straniera, in caso di mancato pagamento viene riscosso anche grazie ai Consolati. Risultati pure nelle stazioni: una manciata di giorni fa, un passeggero ha ringraziato la polizia sostenendo che «da 10 anni vedo gente salire sui treni senza pagare il biglietto». Il prossimo passo sarà quello di portare vita e bellezza, magari riempiendo le bacheche vuote delle stazioni con disegni dei bambini del quartiere.