REDAZIONE MILANO

"Controlli di routine l’8 maggio. Non hanno rilevato problemi nell’acquedotto di Corsico"

Lo rivela il Gruppo Cap, che monitora l’intera rete di Città metropolitana

"Controlli di routine l’8 maggio. Non hanno rilevato problemi nell’acquedotto di Corsico"

In campo anche il Gruppo Cap, che rende noto di aver recentemente effettuato controlli sulla rete senza riscontrare la presenza del pericoloso batterio della legionella. Una lunga esperienza quella della società, che ha già operato in casi analoghi ai tempi del Covid grazie al laboratorio Salazzurra. "Il gruppo Cap rende noto che, nell’ambito di un controllo di routine, ha effettuato il giorno 8 maggio analisi per la presenza di legionella nella rete dell’acquedotto di Corsico. Gli esiti preliminari confermano l’assenza della legionella nella rete. È bene ricordare che la legionella è un batterio che tende a svilupparsi in acque ferme, e a temperature medio-alte, quindi in situazioni non compatibili con la rete idrica, ma in serbatoi, impianti di riscaldamento e sistemi di condizionamento".

"Si possono poi seguire alcune semplici norme di comportamento per prevenire eventuali rischi, in particolare nel periodo estivo, quando le alte temperature possono favorire il proliferare del batterio: importante provvedere alla manutenzione dei punti di emissione di acqua del rubinetto nelle abitazioni attraverso la sostituzione dei filtri o lasciandoli a bagno con anticalcare; lasciar scorrere l’acqua calda e poi la fredda prima di utilizzarla, allontanandosi dal punto di emissione dopo l’apertura dei rubinetti e aprendo le finestre. A titolo precauzionale, all’esterno delle abitazioni meglio evitare le fonti di emissione di acqua vaporizzata, per esempio non stazionando nei pressi degli irrigatori automatici o delle fontane".

Cap, gestore del servizio idrico integrato nei Comuni della Città metropolitana di Milano, ha mobilitato i tecnici della Salazzurra, moderno laboratorio che si trova all’Idroscalo dove grazie all’ausilio di macchinari e tecnologie di ultima generazione si effettuano esami microbiologici, chimici e organici, per ricercare la presenza, tra l’altro, di metalli e batteri patogeni. Durante il Covid il gruppo Cap era stato reclutato anche per l’individuazione di focolai di Covid 19.

Mas.Sag.