Da tre a cinque aree da presidiare. Il Comune lancia un nuovo avviso pubblico per individuare operatori a cui affidare il servizio di controllo e contrasto dei fenomeni di degrado sociale e oltre alle tre aree già individuate nei mesi scorsi – Stazione Centrale, via Benedetto Marcello e corso Concordia – ne aggiunge altre due: l’area di piazza Oberdan e quella di piazza San Babila. Il Piano Sicurezza lanciato lo scorso novembre dal sindaco Giuseppe Sala, dal suo delegato Franco Gabrielli e dall’assessore alla Sicurezza Marco Granelli passa a una seconda fase, almeno sul fronte del controllo del territorio da parte di associazioni di volontari presenti a Milano.
L’investimento previsto da Palazzo Marino per 11 mesi di presidio nelle cinque zone ammonta a 406.250 euro, così ripartiti: 96.250 euro per l’area Stazione Centrale: piazza Duca d’Aosta, piazza Luigi di Savoia, piazza IV Novembre, via Napo Torriani, via Fabio Filzi, viale Lunigiana, viale Brianza, via Vittor Pisani; 96.250m euro per l’area Benedetto Marcello: via Vitruvio, via Benedetto Marcello, via San Gregorio, via Panfilo Castaldi; 61.250 euro per l’area Concordia: piazza Tricolore, corso Concordia e piazza Risorgimento; 81.250 euro per l’area Oberdan: piazza Oberdan, via Vittorio Veneto, Giardini Montanelli, via Palestro, corso Buenos Aires; 71.250 euro per l’area San Babila: piazza San Babila, corso Europa, largo Corsia dei Servi, piazza Beccaria, piazza Santo Stefano, largo Richini.
Dallo scorso dicembre il presidio delle tre aree inizialmente individuate – Stazione Centrale, Benedetto Marcello e Concordia – è stato effettuato dai City Angels. E un mese fa il Comune ha annunciato di aver coinvolto nel progetto anche il Gruppo di Volontariato e Protezione Civile, l’Associazione Nazionale Polizia di Stato, l’Associazione Nazionale Carabinieri – Sezione di Milano, Nucleo di Volontariato Milano Ugolini e Progetto Arca.
“Vogliamo migliorare la qualità, la sicurezza e la fruibilità degli spazi pubblici – spiega Granelli – e contemporaneamente contenere i fattori di marginalità per le persone senza dimora o i comportamenti legati al disagio sociale con la collaborazione di soggetti del Terzo settore che organizzano e programmano la presenza nei quartieri e nelle aree a rischio di sicurezza urbana, in stretto contatto con i nostri uffici e in coordinamento con la Polizia locale. Il progetto inizia ad aprile ed è programmato e finanziato per quattro mesi.
Grazie alle risorse richieste al Ministero dell’Interno lo scorso anno e ottenute in marzo, abbiamo pubblicato un bando perché possa avere una nuova fase anche con altre organizzazioni nel secondo semestre del 2024 e nel 2025. Crediamo che queste azioni debbano avere continuità e costituire un contributo costante alla sicurezza della città, aggiungendosi alle azioni delle forze dell’ordine e della Polizia locale".