MASSIMILIANO MINGOIA E NICOLA PALMA
Cronaca

Svolta dei vigili a Milano: nove incroci presidiati e luci delle sirene sempre accese

Il comandante Gianluca Mirabelli ha incontrato i presidenti dei nove Municipi. Tra le novità, maggiore presenza nei punti più critici per il traffico nonché l’obbligo di saluto e divisa

Controlli della Polizia locale (repertorio)

Controlli della Polizia locale (repertorio)

Milano – Nove incroci, uno per ogni Municipio, presidiati dai vigili urbani ogni giorno, dalle 7.45 alle 8.30 e dalle 17.45 alle 18.30. Obbligo del saluto militare e di indossare la divisa d’ordinanza anche per gli agenti che svolgono il proprio lavoro in ufficio. Luci di crociera delle auto accese dalle 17 alle 7 per aumentare la visibilità delle pattuglie in strada. Ecco i primi ordini impartiti dal nuovo comandante della Polizia locale Gianluca Mirabelli ai tremila ghisa. Segnali di discontinuità immediata rispetto alla precedente gestione del Corpo. L’obiettivo è univoco: aumentare la visibilità degli agenti nelle strade milanesi, la priorità che il sindaco Giuseppe Sala ha indicato a Mirabelli al momento del suo insediamento nel Comando di piazza Beccaria al posto del comandante uscente Marco Ciacci.

A pochi giorni dall’avvicendamento, avvenuto il 1° ottobre, il nuovo numero uno della Polizia locale ha voluto subito dare una piccola svolta alla gestione degli agenti. Una svolta che Mirabelli ha illustrato ieri mattina davanti ai presidenti dei nove Municipi, sottolineando che da questa settimana nove incroci, uno per zona, è sotto il controllo di due vigili a intersezione.

Ecco la mappa fornita: corso Monforte/via San Damiano; via Gioia/viale Sondrio; piazza Oberdan/corso Buenos Aires; piazza Cinque Giornate/corso XXII Marzo; via Ripamonti/viale Toscana; piazza Napoli/viale Troya; piazzale Lotto; viale Monte Ceneri/viale Certosa; via Gioia/viale della Liberazione. Davanti ai numeri uno dei “parlamentini“, inoltre, Mirabelli ha detto di aver ordinato ai vigili urbani di indossare sempre, quando sono in servizio, la divisa d’ordinanza, anche se svolgono il proprio lavoro negli uffici. Un modo per dimostrare senso di appartenenza al Corpo.

Non solo. Il comandante ha anche inviato un’email ai dirigenti e ai responsabili delle unità della Polizia locale in cui richiama tutti gli agenti a quanto prescritto nell’articolo 49 del regolamento: “Il saluto, in forma militare, reciproco fra gli appartenenti al Corpo, verso i cittadini, le istituzioni e le autorità che le rappresenta, è un dovere per gli appartenenti al Corpo. Il saluto si effettua secondo le istruzioni impartite durante i corsi di formazione”. Certo, i ghisa sono dispensati dal saluto militare in alcuni casi, ad esempio quando sono impegnati a regolare il traffico in strada.

Un’ulteriore novità rispetto alla gestione precedente riguarda l’utilizzo delle luci per le auto di pattuglia. Per aumentare la visibilità dei mezzi della Polizia locale, Mirabelli ha prescritto l’obbligo di tenere accese, dalle 17 alle 7, le luci di crociera di tutti i veicoli in strada. Un altro modo per mostrare ai milanesi la presenza sul territorio dei “ghisa“.

Le prime mosse di Mirabelli preludono a una riorganizzazione più profonda della Polizia locale, che dovrà necessariamente passare da un accordo con le sigle sindacali. Il primo incontro tra comandante e rappresentanti degli agenti è previsto la prossima settimana. Sul tavolo un incremento delle retribuzioni, sul quale c’è un preaccordo con alcune sigle, e l’aumento dei turni serali e notturni, sul quale la trattativa è stata congelata dopo l’iniziale muro contro muro.

Il clima tra comando e sindacati ora sembra buono. Il segretario del Csa Orfeo Mastantuono accoglie positivamente i primi ordini di Mirabelli: “La visibilità dei ghisa nei confronti dei milanesi è molto importante. E l’obbligo della divisa dà un segnale di forte appartenenza al Corpo”.